REDAZIONE SONDRIO

Progetti per l’ospedale Morelli, la Regione concede uno stop

Le tre alte specialità del nosocomio sono salve almeno per sei mesi. Si riapre al dialogo

Le tre alte specialità dell’ospedale Morelli sono salve, almeno per sei mesi. Regione Lombardia, infatti, ha sospeso il trasferimento – e dunque se ne presume il ripristino a Sondalo – verso il nosocomio di Sondrio, in attesa che si riesca a raggiungere una soluzione condivisa in merito al futuro assetto sanitario. Resta, invece, invariato il programma per la ridefinizione dei presidi di Chiavenna, Morbegno e Sondrio. E proprio per l’ospedale del capoluogo lo studio di sviluppo sanitario prevede una globale e organica ristrutturazione dell’attuale struttura esistente. Terminati i sei mesi, qualora non si fosse trovata una intesa, il piano regionale andrà avanti integralmente. "Regione Lombardia sta investendo sulla sanità di montagna – ha sottolineato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera - coinvolgendo nelle scelte i territori interessati. Il piano regionale sulla sanità della provincia di Sondrio è in gran parte stato condiviso e pertanto inizieremo con la sua applicazione. Abbiamo però deciso di aprire nuovamente al dialogo in relazione all’ospedale Morelli, accogliendo una precisa istanza proveniente dai sindaci". Centrale, nella sospensione, l’impegno dei sei sindaci dell’alta Valtellina, che si sono sempre spesi per la salvaguardia del nosocomio di Sondalo, e dell’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori che, come ricordano gli amministratori locali, ha sempre lavorato al fine di "avviare un tavolo di confronto per individuare pienamente la vocazione del Morelli e le attività sanitarie da svolgere nel presidio di Sondalo".

Regione Lombardia ha ora dato la propria disponibilità a ripristinare per sei mesi le tre alte specialità - chirurgia toracica, vascolare e neurochirurgia – trasferite a Sondrio, all’indomani della riconversione del Morelli in presidio Covid e oggetto delle discussioni che da mesi si trascinano sul delicato tema della sanità. "Tale disponibilità – sottolineano i sindaci del mandamento di Bormio - ci mette nelle condizioni di accettare la nostra partecipazione a un tavolo di confronto con Regione Lombardia sul futuro del Morelli. Pur permanendo considerevoli divergenze di vedute, prendiamo atto di questo primo segnale che sancisce il provvisorio congelamento delle disposizioni del Piano del Politecnico relative al Morelli". Gli amministratori dell’alta Valtellina confidano nell’impegno della Regione, di tutte le istituzioni ed enti preposti, affinché si possa, nei prossimi mesi, intavolare un dialogo, con l’unico intento di costruire per l’ospedale Morelli un progetto a lungo termine che gli sappia garantire il giusto ruolo all’interno del sistema sanitario, prendendo in considerazione anche la possibilità di individuare forme di gestione autonoma.

Michele Broggio