"Sistema Passamonti", in Appello sconto di pena per l'ex presidente della Comunità Montana

Riduzioni anche per altri condannati. Assolta la consulente del lavoro Vitali

Silvano Passamonti

Silvano Passamonti

Morbegno (Sondrio), 2 aprile 2019 - Condanne ridimensionate e assoluzioni nel processo d'appello per il cosiddetto «sistema Passamonti» che vedeva alla sbarra l'ex presidente della Comunità montana di Morbegno, ritenuto il 'deus ex machinà di quel sistema che aveva portato all'accusa di concussione in relazione agli espropri di Cercino, peculato e falso ideologico nell'ambito di attività illecite della stessa Cm e della società 'Eventi Valtellinesì, suo braccio operativo.

La Corte d'appello di Milano martedì 2 aprile ha condannato Silvano Passamonti, residente a Bema, ex coordinatore provinciale di Forza Italia, a 7 anni e 3 mesi di reclusione, quasi due anni in meno rispetto alla sentenza emessa dai giudici sondriesi, che lo avevano condannato a 9 anni e 2 mesi di carcere.

Ridotte anche le condanne nei confronti di Renzo Barona, ex sindaco di Cercino, passata da 4 anni e 10 mesi a 4 anni e 7 mesi; Salvatore Marra, di Morbegno, ex segretario della Cm e poi candidato a sindaco a Morbegno, prima condannato a 4 anni e 6 mesi, ora a 4 anni e 2 mesi; e Luca Spagnolatti, condannato oggi a 4 anni e 8 mesi di reclusione, 2 mesi in meno rispetto alla condanna in primo grado. Assolta da tutte le accuse, invece, Simona Vitali, la consulente del lavoro con studio professionale a Morbegno che, a Sondrio, era stata condannata a 3 anni e 2 mesi, nonostante la richiesta di assoluzione da parte del Pubblico Ministero.

Confermate, inoltre, le condanne di Franco Gusmeroli, ex segretario comunale di Cercino e Bema (4 anni di reclusione), e Gianni Lanza, legale rappresentante della società Luxerit (due anni di reclusione con la sospensione condizionale della pena). Inoltre, sia Giacomino Rebuzzi, ex assessore in Cm ed ex presidente del Bim (in primo grado condannato a 3 anni e 4 mesi), che Gioconda Fransci, dipendente Cm (condannata nel capoluogo valtellinese a 2 anni con sospensione condizionale della pena) sono stati assolti in riferimento a due capi di imputazione contestati, e paiono così essere usciti «puliti» dalla vicenda nonostante nel capo di imputazione non risulti la loro piena assoluzione.

Infine, confermate le assoluzioni per prescrizione dei reati nei confronti di Attilio Balitro, Roberto Rabbiosi, Angelo Bianchi e Firmino Conforti, che avevano presentato appello nella speranza di una assoluzione «piena». A suo tempo nell'inchiesta condotta dell'allora procuratore Fabio Napoleone, con il sostituto Stefano Latorre, e indagini della Guardia di finanza e della Squadra Mobile, in 8 finirono in carcere o agli arresti domiciliari e altri furono colpiti da misure restrittive minori.