SARA BALDINI
Cronaca

Più vie cittadine dedicate ai musicisti

Tra il capoluogo e la musica c’è una distanza da accorciare. Esiste, infatti, una sola piazza di Sondrio che porta...

Tra il capoluogo e la musica c’è una distanza da accorciare. Esiste, infatti, una sola piazza di Sondrio che porta...

Tra il capoluogo e la musica c’è una distanza da accorciare. Esiste, infatti, una sola piazza di Sondrio che porta...

Tra il capoluogo e la musica c’è una distanza da accorciare. Esiste, infatti, una sola piazza di Sondrio che porta il nome di una musicista: si tratta di quella antistante la Garberia, dedicata alla grande violinista Teresina Tua che, sposatasi con il giornalista di caratura nazionale Emillo Quadrio, per lunghi anni abitò in quella splendida dimora che è Villa Quadrio, poi proprio da lei donata al Comune e oggi sede della biblioteca comunale. A colmare questa evidente lacuna in fatto di intitolazioni a personalità legate al mondo delle sette note hanno pensato gli alunni della media Torelli, protagonisti con tre classi del corso normale e tutti i docenti e diversi studenti dell’indirizzo musicale del concorso sulla toponomastica del capoluogo indetto anche quest’anno dal Comune.

Nei giorni scorsi, presente l’assessore all’Istruzione Marcella Fratta e la dirigente scolastica Ombretta Meago, il loro lavoro di ricerca, arricchito da esecuzioni dal vivo degli studenti, è stato ufficialmente presentato e si sono, soprattutto, svelate le proposte per intitolare nuove vie. La II C ha suggerito di dedicarne una alle bande, avendo approfondito la storia di quelle valtellinesi (con citazione anche di quelle valchiavennasche) che tanto hanno caratterizzato la vita sociale e culturale della. Gli studenti hanno poi constatato che Sondrio, pur essendo una città fortemente segnata dal Risorgimento, non annoveri neppure una via dedicata al grande Giuseppe Verdi e quindi la classe II B ha predisposto una vivace ricerca sul "cigno di Busseto" e approfondito un’opera nello specifico, "Il Nabucco", legatissima alla tematica nazionale. Infine, la II A si è concentrata sulle figure del direttore di coro Siro Mauro e del compositore d’organo don Sergio Marcianò.