FULVIO D'ERI
Cronaca

Sondrio, Paolo Nespoli al Teatro Sociale: un grande successo

Folla per l'astronauta. In molti non sono riusciti ad entrare nel teatro cittadino

Paolo Nespoli

Sondrio, 24 novembre 2019 - Sondrio Festival con Nespoli ha fatto il botto. Quella di venerdì è stata un’altra grande serata alla Mostra internazionale dei documentari sui parchi, con l’unico rammarico, da parte degli organizzatori di Assomidop col Comune del capoluogo di provincia in testa, di non aver potuto accontentare tutte le persone che, con larghissimo anticipo, si erano presentate all’ingresso del Teatro Sociale per sentire le parole «spaziali» dell’astronauta. 

Una lunga e ordinata coda ha occupato gran parte della piazza, ma non tutte le persone in attesa sono riuscite ad entrare. Tanto interesse, peraltro riscontrato anche nelle precedenti serate, per uno dei grandi ospiti della XXXIII edizione: l’astronauta Paolo Nespoli, reduce da una bella mattinata a parlar di spazio coi ragazzi delle scuole. Per gli astronauti, operai dello spazio, elettricisti, idraulici o meccanici all’occorrenza, il privilegio di vivere un’esperienza sognata da bambini, osservando la terra da 400 chilometri di distanza. Per scoprire, sono parole di Nespoli, che è un’unica nave che imbarca tutti, nessuno escluso. Ed è pura fantascienza: la Iss, la Stazione spaziale internazionale, che lo ha ospitato, si muove ad una velocità di 28 mila chilometri all’ora, continua a girare attorno alla terra senza mai toccarla, e rimane in orbita: 16 albe e altrettanti tramonti al giorno. In pochi secondi cambiano il clima e le stagioni, la terra assume colorazioni diverse, da New York a Mosca, dall’Africa al Centro polare artico, fino al deserto del Sahara. 

Nespoli ha raccontato la sua vita nello spazio, sorprendendo con battute esilaranti e muovendosi sul palco con tempi da attore esperto: come dormire, come mangiare, come trascorrere il tempo libero, nelle vesti di braccio dello scienziato o di cavia, a seconda delle indicazioni, per esperimenti in assenza di gravità. Torna serio soltanto per un attimo, per rispondere alla domanda sulla paura: dopo anni di addestramento, una volta in orbita l’astronauta prova tensione ma mai paura. Conclude con un aneddoto sulla passeggiata nello spazio mai compiuta, raccontata come una barzelletta tra quattro amici, sfumata per una casualità. Tutto superato. Nespoli ha vissuto da extraterrestre perché nello spazio bisogna essere un po’ alieni. Per lui applausi a scena aperta: «Astro Paolo» ha conquistato il pubblico, regalando una serata indimenticabile. Sondrio Festival è proseguito con i tre documentari in concorso, anch’essi a loro modo estremi: «Una regina senza più regno» di Asgeir Helgestad, ambientato nelle isole Svalbard, «Il valore della biodiversità», diretto da Axel Gomille e ambientato nel Parco nazionale di Manu in Perù. E infine Eugenio Manghi, Annalisa Sacco ed Eugenio Balestrazzi, presenti in sala per la proiezione del loro documentario «Microcosmo Alta Murgia», descrivono un mondo articolato su una scala piccolissima, filmando creature talvolta leggiadre o mostruose che si sono adattate al loro ambiente di vita.