Valdidentro, padre Arialdo Urbani salta su una mina in Centrafrica. Salvo per miracolo

Tre persone morte nella deflagrazione della jeep su cui viaggiava il missionario, fra loro un bimbo. Già due anni fa il religioso valtellinese incappò in un ordigno sotterrato

Padre Arialdo Urbani

Padre Arialdo Urbani

Isolaccia (Sondrio) – Salta con l’auto su una mina: religioso di origini valtellinesi salvo per miracolo. Padre Arialdo Urbani, missionario betharramita in Repubblica Centrafricana, ieri sera, domenica 16 aprile, era a bordo di una jeep su cui viaggiava una decina di persone, quando il veicolo è stato colpito da una mina che l’ha fatto esplodere.

Il religioso - che ha 83 anni e dal 1986 opera nel villaggio di Niem, nel nord-ovest del Paese - sta bene ma tre persone che viaggiavano con lui, di cui un bambino, sono morte sul colpo e altre sei sono ferite. Padre Urbani è originario di Isolaccia, il centro più grande fra quelli che compongono il Comune di Valdidentro, in Valtellina.

L’attentato

Il fuoristrada su cui si trovava il missionario stava percorrendo la pista da Bogbatoyo a Niem, al termine di una giornata in visita al villaggio sede di una delle prime scuole fondate dal missionario. Era a bordo della sua jeep e a circa 50 chilometri dall'arrivo, all'altezza del villaggio La Douane, è incappato in uno dei tanti ordigni disseminati dalle forze ribelli.

La macchina ha colpito la mina con la ruota anteriore e a fare le spese dell'impatto sono stati i passeggeri che viaggiavano nei sedili posteriori e a bordo del cassone del veicolo. Il confratello e medico padre Tiziano Pozzi si è subito recato sul posto, ha prestato i primi soccorsi, trasportato i feriti, di cui due sono gravi, all'ospedale di Niem e diramato il primo bollettino da cui si apprende che padre Arialdo è frastornato per il forte colpo ma non ha riportato conseguenze gravi.

Il precedente

È la seconda volta che il missionario salta su una mina. Gli era capitato soltanto due anni fa, anche quella volta a pochi chilometri da Niem: pure in quell'occasione padre Arialdo era rimasto illeso mentre una terza persona, che aveva trovato un passaggio sulla jeep del missionario, era morto a seguito dell'impatto.

A febbraio un altro missionario italiano, il carmelitano padre Norberto Pozzi, è rimasto gravemente ferito in un incidente con una mina, analogo a quello capitato ieri a padre Arialdo.