FULVIO D’ERI
Cronaca

Nuova tangenziale di Tirano Arriva la proposta dei residenti

Collegamento per bypassare la città in fase di realizzazione. Dubbio degli abitanti: è su aree esondabili

di Fulvio D’Eri

La tangenziale di Tirano fa ancora discutere. Il cantiere è aperto da settimane e i lavori sono incominciati. Ma c’è chi, come il geometra Santo Spavetti, a nome anche di molti abitanti della zona, non approva affatto questo tracciato perché ritenuto pericoloso in quanto realizzato su zone esondabili.

Ma si può fare ancora qualcosa per cambiare le cose? E in tempi utili per far sì che la tangenziale tiranese sia pronta prima delle Olimpiadi del 2026?. "Per evitare i rischi e l’occupazione delle fasce Pai (Piano assetto idrogeologico), con una variante in corso d’ opera si potrebbe realizzare la galleria Dosso, di cui al progetto definitivo di Pro Iter della lunghezza di 2044 metri – dice Spavetti -, essendo progetto definitivo già approvato dal Cda di Anas è cantierabile in 6 mesi. Questi sono i tempi del progetto esecutivo della variante Tremezzina (Como) effettuati dalla stessa Impresa INC). Sono lavori eseguibili in tempi certi 23 anni (vedasi appalto con galleria Castelbello - Colsano - lavori in corso sempre sulla Ss38 dello Stelvio)". Tempi un po’ troppo lunghi, perché il 2026 è dietro l’angolo e se dovessero esserci degli intoppi si andrebbe oltre l’evento olimpico. Ma Spavetti va oltre e punta il dito anche contro il tratto della tangenziale tiranese Bianzone – Tirano: "Al posto della Bianzone - Tirano proponiamo di realizzare la tratta che dal Campone va a Lovero di cui c’è già il progetto definitivo di Pro Iter- approvato dal Cda di Anas. In 6 mesi si potrebbe redige un progetto esecutivo mente i lavori potrebbero essere completati in 23 anni. A sud di Tirano, si potrebbe ampliare la Sp 24 inglobandola nel nuovo tracciato, come richiesto anche con prescrizione dal Comune di Villa di Tirano. Si realizza il tratto a nord, con collegamento da via dell’Artigianato (con nuovo ponte come previsto dal Pgt di Tirano), funzionale e indipendente dal tratto Tirano - Bianzone, da rivedere totalmente per evitare l’occupazione fasce Pai, non consentita dalle norme Pai, (palese è l’aumento del rischio esondazione sul lato orografico destro del fiume Adda a Villa di Tirano), con abitazioni e attività a rischio". L’attuale tracciato "a mio avviso è improponibile e non rispetta le prescrizioni in Gazzetta Ufficiale del Comune di Villa di Tirano, di Regione Lombardia e le normative Pai".