
Lia Parolo ha superato un grande traguardo
Sondrio, 23 marzo 2106 - Una vita lunga, intensa, bella e difficile, sempre affrontata con amore e determinazione. Con quella forza e quel sorriso con cui ieri ha spento le candeline per celebrare i suoi 104 anni. La signora Lia Parolo, classe 1912, ha festeggiato ieri a Sondrio, nella sua bella e allegra casa di via Bernina, 8, attorniata da parenti e tante amiche un traguardo lungo oltre un secolo. E se con l’inesorabile incalzare degli anni la vista è così così - ed è il suo cruccio - qualche inevitabile acciacco anche nel muoversi, l’ultra centenaria è arzilla, lucidissima, elegante e ben curata. Mangia di tutto, guarda la Tv, commenta con le amiche i fatti del mondo. Una vita affrontata sempre col sorriso, una straordinaria avventura iniziata 104 anni fa nel Comune di Spriana, precisamente nella frazione Mialli, in Val di Togno. Dai monti Lia a soli 16 anni scende a Sondrio per andare a lavorare in un pastificio.
«Erano altri tempi, la vita era dura, io mi sono sempre arrangiata - racconta -. Nella vita mi sono sempre barcamenata. Ho girato Africa, Suez, parte dell’Italia». Nel 1937 si sposa per procura con Antonio Forni che poi rincontrerà un anno dopo in Eritrea, ad Asmara dove il marito lavora come falegname per il municipio. Poi la guerra, Antonio viene fatto prigioniero e Lia viene assunta come impiegata. Poi il rientro in Italia in nave, un viaggio che segnerà anche la sua vita di mamma «adottiva». Su quella nave salpata da Asmara viene affidata a Lia una bimba, la piccola Francesca di 7 mesi, orfana di madre, per portarla in Italia dai parenti a Reggio Calabria. Il papà di Francesca è prigioniero e così la Croce Rossa affida a Lia la bambina che porterà a Sondrio e dove resterà tre anni per poi andare in Calabria.
Quel legame non si è mai spezzato «mi chiama ancora la mia mammetta» dice Lia commossa. E se Francesca è lontana, al piano di sopra della villetta dove vive, c’è il suo Mariolino. Quell’adorato nipotino rimasto orfano a 3 anni che Lia ha cresciuto come un figlio. Il suo Mariolino con la dolcissima moglie Elisa seguono con grandissimo amore la zia. Elisir di lunga vita?. «Ho fatto quello che ho voluto seguendo la filosofia di vita della mia nonna e cioè lascia andare il fumo insù e l’acqua in giù».