Nel Pavese: oltre 30mila capi destinati a sparire a Pavia

Pavia piange: 3 cinghiali positivi al virus e 11.717 suini abbattuti preventivamente. Mercoledì, forze dell'ordine hanno allontanato con la forza attivisti che volevano difendere 10 suini non infetti. Tragedia nonostante la sospensiva chiesta al tribunale amministrativo regionale.

Nel Pavese oltre trentamila capi destinati a sparire

Nel Pavese oltre trentamila capi destinati a sparire

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ad essere in apprensione, Pavia piange. Finora sono stati tre i cinghiali trovati positivi al virus e 11.717 i suini. Numeri che hanno portato a decretare l’intera provincia zona rossa e ad abbattere preventivamente anche capi non infetti. L’ultimo intervento, che ha sollevato non poche polemiche, è stato messo in atto mercoledì quando le forze dell’ordine hanno per la prima volta varcato i cancelli di un rifugio e allontanato con la forza gli atttivisti che volevano difendere 10 suini non destinati all’alimentazione. Gli animali, non infetti, erano stati accolti in un santuario in cui gli animali si muovono liberamente. Per disposizione, però, dovevano essere abbattuti perché il virus era entrato all’interno di Cuori liberi e altri suini erano già deceduti. Per 14 giorni una cinquantina di attivisti ha provato a impedire che l’ordinanza venisse applicata, nell’attesa che il tribunale amministrativo regionale si esprimesse sulla sospensiva che era stata chiesta. Prima dell’udienza fissata

il 5 ottobre, però, sono intervenute le forze dell’ordine e 10 suini da affezione ospiti del rifugio sono stati uccisi.

M.M.