MILLA PRANDELLI
Cronaca

Morbegno, la rivincita di Mariavittoria che ha sconfitto l’anoressia con la forza dei sogni

Mariavittoria Maspes, 32 anni, oggi ha il suo ambulatorio a Morbegno. L’obiettivo è aprire un centro sui disturbi alimentari in Valtellina. "A 16 anni volevo sparire. Ma non ero sola e ora voglio dare speranza"

Mariavittoria Maspes, 32enne, medico di base a Morbegno

Mariavittoria Maspes, 32enne, medico di base a Morbegno

Diventare medico per poter aiutare il prossimo. Continuare a essere una sportiva e organizzare una corsa di sensibilizzazione. Creare un centro specializzato. I sogni di Mariavittoria Maspes, 32enne sondriese, medico di base nella zona di Morbegno, poco a poco stanno diventando realtà. Da un problema di salute, anche mentale, grave - l’anoressia - la giovane valtellinese è rinata e lo ha fatto anche grazie alla volontà di aiutare gli altri, come raccontava nei suoi diari quando era ricoverata, prima a Sondrio e poi a Pavia, all’ospedale Mondino.

“Nel 2008 frequentavo il liceo classico di Sondrio ed ero una grande appassionata di sport. Sono sempre stata normopeso. Non so da dove sia iniziata “questa cosa”. So che a 16 anni ho cominciato ad allenarmi sempre più e a voler scender di peso, non per emulare qualcosa o qualcuno, ma per stare meglio con me stessa. In soli cinque mesi, da 60 sono passata a 37 chili. Riducevo le porzioni. Poi sono passata a cibi non solidi. La mia mamma mi frullava le uova e le metteva di nascosto dentro gli omogeneizzati. I miei sono sempre stati molto presenti e attenti e hanno fatto di tutto per non lasciare che la malattia avesse il sopravvento", racconta Mariavittoria Maspes. "Con mamma, papà e mio fratello Tommaso ho un legame bellissimo. Non bastava. Stavo male e nonostante il loro amore mi stavo annullando. Sono stati necessari i ricoveri. In particolare a Pavia, dove ho trascorso un mese e mezzo, ho conosciuto un’altra paziente, con problemi diversi dai miei. Ci siamo salvate. Tornare a casa è stato difficile, ma posso dire di avercela fatta".

La scelta della professione medica per Mariavittoria, che ora è tornata a pesare 60 chili e che fa normalmente sport, è nata in ospedale. "Una sera guardando l’enorme parcheggio dell’ospedale, a Pavia, ho pensato “sarò medico, lo giuro”. E ci sono riuscita. L’ho anche scritto sul mio diario. Era il 4 aprile. Ho voluto essere medico di base per stare vicino alle persone". Ma i sogni del medico valtellinese non finiscono qui. "Il mio più grande desiderio è creare un centro per persone con disturbi alimentari – dice Mariavittoria – e lancio un appello ad altri medici, psicologi, psichiatri, nutrizionisti e a tutto il personale, anche volontario, che potrebbe servire. In Valtellina ne abbiamo bisogno". Non solo. Mariavittoria desidera che lo sport aiuti a promuovere la salute. "In Valtellina, come nel resto d’Italia, vengono fatte tante gare e tante corse, aperte a tutti – sottolinea - vorrei inventarne una dedicata ai problemi alimentari, a chi ne ha sofferto, e che promuova il valore della salute, per fare capire ai più giovani che la magrezza estrema non è un valore".

L’amore, anche per sé, è la chiave. "Non mi vedevo più bella, volevo sparire. E la testa lo imponevo al corpo. Poi mi sono guardata dentro e, grazie a un lungo percorso in cui non sono mai stata lasciata sola, sono tornata a vedermi. Agli altri desidero dare lo stesso amore e la stessa speranza che ho ricevuto io".