GIULIANO MEVIO
Cronaca

Doping, nei guai un ciclista amatoriale di Morbegno

Smascherato perchè dopo una gara risultò positivo al Betametasone

Nella foto di repertorio un sequestro di sostanze dopanti

Morbegno, 6 ottobre 2016 - Anche atleti del settore ciclistico amatoriale si fanno beccare con le mani nella «marmellata». anche se tutti sono da ritenersi innocenti fino a procedimento concluso. Sul sito del Coni, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, è stata pubblicato nei giorni scorsi il seguente comunicato «L’atleta Federico Rossi, tesserato Us Acli, è risultato positivo al Betametasone a seguito di un controllo disposto dal ministero della salute (SVD) ex lege 376/2000, al termine della gara «6° Valtellina Road-3° Trofeo dello Scalatore» che si è svolta il 24 luglio 2016 sul percorso Morbegno-Passo San Marco. La Prima Sezione del Tna, Tribunale nazionale antidoping, ha provveduto a sospendere l’atleta in via cautelare, accogliendo l’istanza dell’ufficio di procura antidoping». A causa dell’omonimia con un podista milanese, squalificato per 4 anni dal Tna con decorrenza 26 febbraio 2016, in un primo tempo molti hanno maturato la convinzione che si trattasse del medesimo atleta, invece per il momento il provvedimento che si indirizza al ciclista Federico Rossi, tesserato per la società Valtellina GoBike, è limitato alla sospensione cautelare con tutte le possibilità di difendersi nelle fasi successive.

Nel corso della stagione il morbegnese ha ottenuto eccellenti risultati, vincendo due gare in salita, la prima con traguardo ai Bagni di Masino, la seconda a Buglio in Monte. Anche nella Bormio-Stelvio si è distinto classificandosi ottavo assoluto. I piazzamenti gli sono valsi, al termine dell’annata, la terza piazza assoluta sia nel campionato provinciale Acli che nel trofeo dello Scalatore in categoria M3, riservata agli atleti in età compresa tra i 40 e 44 anni. Per completezza di cronaca il farmaco incriminato, il Betametasone, è un antinfiammatorio steroideo, appartenente alla classe dei glucocorticoidi a lunga durata d’azione. E’ normalmente utilizzato per il trattamento di malattie infiammatorie quali asma bronchiale, artrite reumatoide, gravi allergie. Nell’uso dermatologico (crema, cerotti medicati) è utilizzato nella terapia locale delle infiammazioni e delle manifestazioni allergiche cutanee (psoriasi cronica, dermatiti sensibili). Ma il Tna ha assunto il provvedimento della sospensione cautelare perché il suo uso non è normalmente consentito.