Migranti, appalto da 10 milioni di euro in Valtellina

La Prefettura cerca operatori per garantire accoglienza a 750 richiedenti asilo dal primo ottobre al 31 dicembre

Migranti

Migranti

Sondrio, 22 giugno 2018 - La Prefettura di Sondrio cerca operatori per garantire accoglienza a 750 richiedenti asilo dal primo ottobre al 31 dicembre. È stato emesso una settimana fa il bando di gara «volto alla conclusione di un accordo quadro con più soggetti, i quali dovranno assicurare i servizi di accoglienza e la gestione dei servizi connessi per i cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale».

Da quanto emerge dal bando, pubblicato sul sito della Prefettura, saranno 750 gli stranieri da accogliere da inizio ottobre a Sondrio e nel resto della provincia; si tratta del numero di richiedenti asilo già assegnato alla Valtellina, aumentato di alcune unità in caso di aumento degli arrivi. In base alle offerte che verranno presentate nei termini previsti dal bando, la Prefettura sottoscriverà un accordo quadro con l’operatore che avrà presentato l’offerta più vantaggiosa, accordo che potrà essere sottoscritto poi anche da altre cooperative, associazioni o soggetti, nel rispetto della graduatoria, per il numero di posti di volta in volta necessari, fino alla totale copertura dei posti richiesti.

«Nel presente bando – si legge – sono presenti meccanismi atti a dare attuazione al Piano di accoglienza diffusa, sancito dal Ministero dell’Interno, al fine di una più equa e capillare distribuzione sul territorio, e in modo da assicurare quanto più possibile la proporzionalità del numero dei migranti da accogliere rispetto alla popolazione residente nella provincia».

La base d'asta della gara ammonta a poco meno di 10 milioni e 750mila euro, comprensiva dei 35 euro per 750 richiedenti asilo ospiti 92 giorni (2 milioni e 415 milioni di euro) e di eventuali aggiunte e proroghe. «L’amministrazione – si legge ancora nel bando – si riserva la facoltà di verificare preventivamente all’affidamento del servizio l’idoneità, la capienza e la compatibilità della dislocazione logistica delle strutture proposte, sulla base anche delle valutazioni effettuate dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica». Alcuni sindaci si sono infatti più volte lamentati del rapporto profughi-residenti.