
Il centro di Tirano
Tirano (Sondrio) - In Valtellina è scontro sul tema energia. Metano e biomassa riusciranno a coesistere? Vantaggi e svantaggi da entrambe le parti. Se il calore che nasce dal legno garantisce una sapiente valorizzazione del territorio grazie anche al recupero di biomassa dai boschi locali generando posti di lavoro in valle e diminuzione della dipendenza energetica dall’esterno (preziosa economia circolare) oltre a rappresentare energia green capace di combattere l’emergenza climatica, contribuire a diminuire l’inquinamento dell’aria incentivando la manutenzione delle aree boschive e coinvolgendo i consorzi forestali, dall’altra il metano, pur non essendo fonte rinnovabile, garantisce indubbio risparmio ai cittadini.
A Tirano, centro di quasi 10mila abitanti, al confine con la Svizzera, il tema è stato dibattuto in consiglio comunale e non solo. Se il comune è favorevole ad una eventuale metanizzazione futura della città nelle frazioni e nelle aree periferiche non servite dal Teleriscaldamento a biomassa (sebbene il sindaco tiranese, Franco Spada, abbia comunque ribadito più volte l’importanza di far coesistere metano e Tcvvv), Walter Righini, tiranese e presidente Fiper non cela preoccupazioni. Timori espressi e messi nero su bianco anche nella recente segnalazione inviata ad Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, proprio per evidenziare il rischio di metanizzazione delle aree montane previsto in alcuni piani regionali a sfavore dello sviluppo e penetrazione del teleriscaldamento a biomassa.
Il progetto di metanizzazione comprende, infatti, i territori fino a Bormio. Fiper evidenzia altresì che gli obiettivi di decarbonizzazione impongono l’abbandono delle misure di sostegno agli interventi di metanizzazione in quei contesti in cui sono disponibili soluzioni alternative a basso impatto ambientale, che creano reddito e occupazione sul territorio, quali le reti di teleriscaldamento a biomassa legnosa vergine. Righini rammenta il parere del Consiglio di Stato che ribadisce come "l’obiettivo della metanizzazione non debba essere raggiunto ad ogni costo, scaricando sulla collettività spese del tutto inefficienti.