Meno rinunce alle cattedre La copertura sale al 75%

Brescia, il dirigente dell’Ufficio scolastico: "Vediamo in quanti rinunceranno"

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A scuola in classe con un 70-75% di docenti. Questa la stima del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Brescia, Giuseppe Bonelli (foto), che, dopo le assunzioni in ruolo del personale scolastico, si è occupato delle nomine di circa 3200-3300 supplenze annuali. "Le graduatorie quest’anno sono capienti – spiega – nei prossimi giorni però vedremo se ci saranno delle scoperture perché, dopo le nomine che si chiudono domani per via telematica (oggi per chi legge, ndr), dovremo vedere quanti rinunceranno ai posti che diamo". Con la nuova ordinanza, che ha sostituito la precedente di due anni fa, chi rinuncia alla nomina perde il diritto di insegnare per un anno, per cui ci si aspetta un netto calo dei rinunciatari.

"L’esperienza dello scorso anno ci dice che più del 60% dei nominati non rifiuta – sottolinea Bonelli – quest’anno, con l’inasprimento della normativa, la percentuale dovrebbe salire al 70-75%. Il problema sarà soprattutto per chi è in graduatoria, ma viene da province lontane da Brescia". Un quadro generale lo si potrà avere a inizio della settimana prossima. Il timore è che, come ogni anno, i posti più scoperti possano essere quelli del sostegno, non sufficienti a coprire la domanda, in costante crescita.

Lo ha constatato, ad esempio, l’assessorato all’istruzione di Brescia, guidato da Fabio Capra. Nelle scuole dell’infanzia comunali, che hanno riaperto le porte lunedì, i bimbi con disabilità sono passati dai 36 del 20102011 ai 68 del 202223 (altri 5 sono in fase di accertamento); analogo il trend in statali e convenzionate, dove, nell’anno appena avviato, sono iscritti 54 bimbi disabili a fronte dei 39 del 202122. In calo, invece, il totale degli studenti: per effetto del calo demografico, l’intera popolazione scolastica bresciana passa dai 151.797 studenti del 2021-22 ai 149.398 del 2022-2023, -1,5% in media dall’infanzia alle superiori, con un picco del -2,2% alla primaria. Nel solo Comune di Brescia, dal 2010 ad oggi mancano all’appello 1000 bambini e, nel complesso, sono state chiuse 23 sezioni in 10 anni. Rispetto allo scorso anno, si riscontrano 28 bambini in meno, l’equivalente di un’altra sezione, ma nella realtà, anche a seguito dell’emergenza sanitaria degli ultimi due anni e della conseguente opportunità di ridurre il numero di bambini per sezione, queste ultime sono rimaste 172, come nel 202122.

Federica Pacella