"Il nuovo presidente della Provincia ha una scarsa rappresentatività e questo dimostra il fallimento totale della legge Del Rio". È forte e chiara la presa di posizione di Jonny Crosio all’indomani dell’elezione del sindaco di Talamona Davide Menegola (foto) che ha preso il posto del collega di Teglio Elio Moretti. "Da domenica abbiamo il nuovo presidente della Provincia, la massima carica amministrativa provinciale, secondo le modalità introdotte dalla legge voluta e attuata dal Governo Renzi e di cui stiamo ancora una volta constatando gli effetti – dice Crosio - Ad eleggere il nuovo presidente erano chiamati i consiglieri comunali di tutti i Comuni della provincia di Sondrio, come previsto dalla riforma Delrio, ovvero 887 elettori. Ma domenica alle urne si è presentato solo il 40% degli aventi diritto, ovvero 355 tra sindaci e consiglieri comunali". Ex senatore della Lega, Crosio a Roma ha lottato contro la Del Rio.
"Sui banchi dell’opposizione in Senato ho combattuto strenuamente affinché questa legge non fosse approvata. Oggi fa piacere constatare che chi invece, dalle fila del Pd, si era speso per la sua approvazione, abbia cambiato idea e di fatto ne chiede la modifica. Di fatto però, domenica scorsa questa "farsa elettorale" in pieno clima carnevalesco, si è trasformata in una "commedia grottesca". Un dilagante astensionismo che si manifesta in questo modo addirittura fra gli addetti ai lavori, ovvero i consiglieri comunali eletti dai cittadini. La scelta della Lega di sostenere un sindaco di centrosinistra è stata decisamente un flop. Credo sia difficile credere che, con tutta la sua buona volontà, il presidente possa pensare di rappresentare e di parlare per nome e per conto dei cittadini della provincia di Sondrio, se non per quei 355 che l’hanno votato. A Davide Menegola, presidente neoeletto, va comunque la gratitudine per essersi messo a disposizione, certi che ci metterà tutto il suo impegno. L’auspicio è che siano attuate le riforme del caso".