SARA BALDINI
Cronaca

Melavì ai titoli di coda. Piano per il concordato

Le assemblee dei soci della cooperativa hanno approvato il bilancio. Se il Tribunale rigetterà il ricorso, si andrà in liquidazione coatta.

Ai diciotto dipendenti a tempo indeterminato sono stati pagati gli arretrati

Ai diciotto dipendenti a tempo indeterminato sono stati pagati gli arretrati

Più che rabbia e risentimento, tanta rassegnazione e amarezza per la fine di un’avventura che per decenni è stata sfidante e vincente per l’intera valle. I sentimenti predominanti alle assemblee di Melavì mercoledì sera erano questi. Nessuno si illude e conta in un colpo di scena. Del resto la cooperativa, nelle scorse settimane, ha parlato espressamente di "cessazione dell’attività". Purtroppo anche di fronte a tale richiamo, in questi mesi chi sarebbe potuto intervenire per Melavì non è andato oltre generiche e innocue dichiarazioni di solidarietà. A parole, per altro, quando sarebbe servita un’azione concreta per un salvataggio che sarebbe andato a favore non solo dei lavoratori e dei soci, ma anche di un comparto importante dell’economia locale e dell’immagine di un vero e proprio prodotto-simbolo della Valle, la mela, che per antonomasia era appunto Melavì. E invece, risolta la questione degli stipendi arretrati per i 18 dipendenti a tempo indeterminato, ai quali sono stati pagati anche gli stipendi di aprile, mercoledì sera è stata la volta delle assemblee dei soci, prima i non conferenti, poi i conferenti. L’iter si è completato ieri con l’approvazione del bilancio.

E ora? Mancano solo i titoli di coda. Ieri in Tribunale è stato depositato un prepiano di concordato, tra 15 giorni il lavoro sarà completato e si saprà quale sarà la procedura che il Tribunale di Sondrio stabilirà: la liquidazione coatta amministrativa (in caso di rigetto del ricorso) o il concordato semplificato, che vedrebbe all’opera non il ministero dell’Economia a Roma, ma professionisti locali sotto la vigilanza del Tribunale di Sondrio.

Accanto alla parte economica, c’è quella del prodotto, le mele, la cui stagione agraria è quasi a metà. Di certo Melavì non è, né sarà, più in grado di garantire la gestione e valorizzazione della produzione di quest’anno. Tra i soci qualcuno sta provvedendo ad organizzarsi, altri stanno cercando di capire come muoversi, per tutti l’obiettivo è superare un periodo molto difficile ed evitare che il dissesto di Melavì possa tradursi nel dissesto delle rispettive aziende.