MICHE PUSTERLA
Cronaca

Maxi-sequestro della GdF all’imprenditore Taurino. Da mesi indagato dalla Procura

Sondrio, si ipotizza anche l’autoriclaggio oltre all’utilizzo di fatture false

Il maggiore Paolo Leonarduzzi

Il maggiore Paolo Leonarduzzi

I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio, nell’ambito dell’autonoma attività di servizio di tutela della legalità economico–finanziaria del territorio, hanno eseguito una complessa ed articolata attività d’indagine decollata mesi fa nei confronti di Andrea Taurino imprenditore con attività nel Sondriese, capoluogo e stretti dintorni, operante nel settore del commercio di dispositivi di protezione individuale, il quale avrebbe evaso al Fisco circa 1 milione di euro di imposte.

Le attività investigative dei finanzieri, delegate dalla Procura di Sondrio, come altre recenti che hanno coinvolto lo stesso imprenditore e condotte dai carabinieri del Norm di Sondrio e dalla Squadra Mobile su un rogo doloso e una presunta truffa, hanno portato alla scoperta - secondo l’inchiesta - di una complessa rete di “società cartiere”, fittiziamente intestate a soggetti cd. “teste di legno”, le quali, attraverso l’emissione di fatture false per oltre 1 milione e mezzo di euro, hanno consentito all’imprenditore da anni in Valle di sottrarsi al pagamento di imposte per quasi un milione. La successiva attività di verifica condotta negli scorsi mesi dai militari della Sezione Operativa Volante del Gruppo Sondrio, inoltre, avrebbe portato alla scoperta dell’utilizzo in dichiarazione di crediti d’imposta inesistenti per oltre 200mila euro mentre le attività d’indagine condotte sui conti correnti e l’analisi dei flussi finanziari transitati sugli stessi ha indotto i militari del maggiore Paolo Leonarduzzi  ad ipotizzare il reato di autoriciclaggio a carico dell’indagato per più di 300mila euro.

La solidità dell’impianto probatorio è stata riconosciuta anche dal Gip il quale ha disposto l’esecuzione di un sequestro preventivo, fino alla concorrenza di oltre un milione e 600mila euro sui conti correnti, gli immobili ed i beni mobili nelle disponibilità dell’indagato.

"Allo stato - afferma l’avvocato Francesco Romualdi - c’è stato unicamente un gran movimento di carte a carico del mio assistito sempre più bersaglio della giustizia". L’operazione GdF si "inserisce - spiega una nota - nella costante attività di tutela della legalità economico–finanziaria dei contribuenti e di controllo economico del territorio, condotta quotidianamente dai finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio". Il procedimento penale è in fase di indagine preliminare e, per il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.