Senza quella denuncia, chissà per quanto tempo sarebbe andata avanti la situazione da incubo in cui era costretta a vivere o come sarebbe potuta degenerare. L’incubo, invece, sebbene non si possa né si potrà mai cancellare, si avvia a diventare soltanto un pessimo ricordo. Soprattutto ora che quel compagno-orco, che le impediva di condurre la vita di tutte le giovani donne sue coetanee, si trova in prigione. Gravissimi reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti della compagna: sono le pesantissime accuse per le quali nella serata di venerdì scorso il personale della polizia di Stato di Sondrio ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’aguzzino convivente, un italiano di 37 anni residente in provincia.
Il provvedimento è stato disposto a seguito di un’intensa attività di indagine originata da una denuncia presentata negli Uffici della Procura. Non sono stati resi noti ulteriori particolari della vicenda, proprio per la delicatezza della situazione e per evitare di rendere identificabili i protagonisti di questo ennesimo caso che vede una donna in balia di un uomo possessivo e violento.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Sondrio, coordinati dalla Procura, sono riusciti a raccogliere numerose testimonianze che hanno confermato i contenuti della denuncia e ricostruito i fatti che si sono rivelati di tale gravità e pericolosità da rendere necessaria la misura custodiale. L’indagato ora è stato portato alla Casa circondariale di Sondrio, a disposizione dell’autorità giudiziaria.