REDAZIONE SONDRIO

Lungo il corso del Lambro per scoprire gli antichi mulini

Da Nibionno a Baggero di Merone in un microcosmo di cultura brianzola

MERONE (Como)

È un classico itinerario da compiere in bicicletta, ma per delle buone gambe è possibile anche a piedi in quanto quasi completamente pianeggiante, lungo la riva sinistra del fiume Lambro, appena nato dal lago di Pusiano: parliamo del percorso che va da Carpanea di Inverigo, fino a Baggero di Merone, puntando verso Nord. Sono possibili però alcune piccole varianti e un prolungamento. Si può arrivare a Carpanea di Nibionno percorrendo la strada provinciale 342 che un tempo era chiamata la “Statale Briantea” e che collega Como a Bergamo. Si può lasciare l’auto nei grandi parcheggi del centro sportivo di Nibionno. Scaricata la bici e prima di puntare verso Nord si deve prendere verso Sud, seguendo il corso del fiume Lambro e visitare, lì a “due passi”, i laghetti di Carpanea che formano un’oasi frequentata per il verde e la quiete che circondano alcuni specchi d’acqua amati dai pescasportivi. È possibile la cattura del pesce persico. Si passa accanto anche alle strutture di un vecchio mulino ristrutturato e ora chiamato “Molino Nuovo”. Tornati al centro sportivo si attraversa la strada provinciale. È facile individuare proprio accanto al ponte sul Lambro un viottolo che si infila nei boschi costeggiando la riva sinistra del fiume che in tempi normali scorre placido. Si pedale tra boschi di pioppi e di betulle, di querce e di ontani. Dopo tre chilometri si incontra un altro laghetto e quello di Rogolea. Proseguendo ancora verso Nord si costeggia ancora il Lambro seguendo per qualche chilometro alcune pittoresche insenature, ci si trova in un mondo pieno di verde e di silenzio. Ed eccoci poi a Baggero di Merone, uno stupendo microcosmo di antica cultura brianzola, di antiche intraprendenza imprenditoriale e importanti sopravvivenze di attività contadine antiche. Baggero è dominato dall’albergo Corazziere e dall’omonimo ristorante, ma per gli escursionisti l’attrattiva culturale più importante è costituita dal molino di Baggero, un antico frantoio dell’olio, recentemente ripristinato e sede di incontri culturali, per iniziativa di Andrea Camesasca della famiglia proprietaria del Corazziere. Spettacolari sono le ruote a pala che mosse dall’energia del Lambro muovevano la macina del mulino, ancora in funzione.

Federico Magni