Dalla Svizzera ipotesi pedaggio verso Livigno

Le elezioni nel Canton Grigioni rischiano di risultare indigeste nella zona extra doganale

La dogana di Tirano, ingresso nei Grigioni

La dogana di Tirano, ingresso nei Grigioni

Livigno (Sondrio) -  Le elezioni del Gran Consiglio del Canton Grigioni rischiano di risultare indigeste a Livigno visto che sul tavolo, tra le varie ipotesi, c’è anche l’introduzione di una "vignetta" da pagare per finanziare le nuove strade. L’idea è emersa nel corso di una tavola rotonda organizzata con i candidati dal giornale poschiavino "Il grigione italiano" e moderata dal giornalista Antonio Platz.

Anche dall’altra parte del confine infatti le lamentele, in questo caso rivolte verso Coira, si sprecano e così molti dei candidati sembrano favorevoli a introdurre una tassa annuale, addirittura più alta dell’attuale vignetta che consente di viaggiare sulle autostrade elvetiche, per percorrere le strade cantonali, in particolare quella della Val Poschiavo. L’obiettivo è duplice: rendere il Bernina transitabile tutto l’anno in maniera piu agevole, attraverso la costruzione di un tunnel lungo dai sei a sette chilometri che consentirebbe di percorrere la strada verso il confine di Stato con ogni condizione meteo. Non è la prima volta che si parla di questo progetto, finora rimasto lettera morta per gli alti costi legati alla realizzazione dell’infrastruttura.

Attualmente il Canton Grigioni spende attorno ai 150 milioni di franchi l’anno per la propria rete stradale, ma la maggior parte degli interventi rimane concentrata in altre regioni, attorno alla zona di Coira. Da qui l’idea di far pagare la manutenzione delle strade montane e anche le nuove infrastrutture, come ad esempio l’ipotetico tunnel del Bernina, anche ai turisti italiani che soprattutto durante la bella stagione da Tirano salgono verso Livigno attraverso la Val Poschiavo. Per i valtellinesi la gita domenicale nel piccolo Tibet per fare il pieno e comprare zucchero e sigarette è da sempre un must passando dalla Forcola.

In questo modo gli svizzeri prenderebbero due piccioni con una fava, eliminando le code, che nei week-end di luglio e agosto misurano chilometri, nella zona del confine e sulle strade cantonali dopo Miralago. Inutile dire che per Livigno sarebbe una vera e propria iattura, con il rischio di dimezzare i propri affari durante la bella stagione perché nessuno, o quasi, sarebbe disposto a percorrere la strada della Val Poschiavo a pagamento. L’altro lato della medaglia di cui però agli svizzeri importa ben poco.