
Frana
Livigno (Sondrio), 23 agosto 2018 - Servono urgenti lavori di messa in sicurezza, da effettuare, almeno in parte, prima della stagione invernale, e le opere avranno un costo che si aggira attorno ai tre milioni di euro. Queste alcune delle considerazioni emerse martedì al termine del sopralluogo effettuato dai funzionari del Dipartimento di Protezione civile e da quelli di di Regione Lombardia sul luogo della frana scesa venti giorni fa a Livigno, sulla strada che porta al passo del Gallo e alla Svizzera. Lungo la strada, dopo un violento temporale, nella notte tra il 2 e il 3 agosto, sono scese cinque frane, trentamila metri cubi di sassi e fango hanno travolto il tunnel Munt la Schera, danneggiato pesantemente l’arteria. Dopo meno di una settimana la strada è stata riaperta, ma ora c’è molto da lavorare.
«Dopo lo smottamento ho subito contattato Angelo Borrelli, capo dipartimento della Protezione civile – spiega l’assessore agli Enti locali, montagna e piccoli comuni di Regione Lombardia, Massimo Sertori (nella foto a destra), – e così abbiamo fissato un sopralluogo. Anche io sono andato sul posto insieme ai funzionari del dipartimento e a quelli della Regione, sia del mio assessorato che del territorio. Ora dovranno stilare una relazione». Qualche elemento, però, è già emerso con chiarezza. «Occorrono interventi, alcuni urgenti – prosegue l’assessore valtellinese –. È fondamentale intervenire prima che la stagione non lo consenta più. Insomma, prima dell’inverno andranno portate a termine almeno i lavori più urgenti, come ad esempio la pulizia del vallo, la messa in sicurezza di alcune parti della galleria artificiale, la sistemazione degli svasi. Si tratta di interventi per circa un milione si euro. I tempi sono stretti e stiamo mettendo tutte le forze in campo per operare nel più breve tempo possibile». La strada del passo del Gallo è decisamente strategica a livello turistico, e non solo per Livigno. «È fondamentale per tutta l’Alta Valtellina, essendo l’unico passo aperto 365 giorni all’anno – conclude Massimo Sertori – e l’unico modo per accedere alle località turistiche dell’Alta Valle in inverno dalla Svizzera». I funzionari di Regione e del Dipartimento di Protezione civile, dopo il sopralluogo a Livigno, hanno anche visitato alcune zone critiche in Valdidentro e a Grosio, colpite, negli stessi giorni, da altri smottamenti dovuti alle forti piogge. Si tratta, in questi casi, di problemi meno urgenti da affrontare, ma che comunque Regione Lombardia sta tenendo sotto stretta attenzione.