L’Isolotto di Ponte S. Pietro rinasce a nuova vita: "Sarà un parco ricreativo"

Il sindaco: "Un’oasi da vivere nel tempo libero"

Dopo anni di degrado, durante i quali era diventato il regno di spacciatori e balordi di ogni genere, con i residenti che se ne stavano alla larga, l’Isolotto di Ponte San Pietro, l’area verde di pregio naturalistico che si estende su 150mila metri quadrati tra il fiume Brembo e il torrente Quisa, a pochi passi dagli abitati di Ponte San Pietro, Mozzo e Curno, sta per rinascere definitivamente. La Giunta, infatti, ha dato l’ok al progetto esecutivo per un parco "agricolo naturalistico ricreativo" nello spazio verde. La gara sarà lanciata a breve, i lavori dovrebbero iniziare alla fine dell’estate (il polmone verde rinnovato sarà pronto per la primavera 2025). Si tratta di un piano da 1.750.000 euro, di cui un milione da Regione, il resto dal Comune. "Sarà un parco agricolo - spiega il sindaco di Ponte San Pietro, Matteo Macoli -, perchè questa è la vocazione storica di una parte rilevante dell’area. Sarà anche naturalistico perchè è nota la presenza di habitat preziosi e rari, e una quota consistente degli interventi riguarderà la cura di piante e ambienti naturali. E sarà ricreativo, un parco pensato per essere vissuto nel tempo libero. Il cosiddetto ‘paleoalveo’, l’area all’ingresso, vedrà la presenza per i piccoli di due aree gioco". La zona sarà videosorvegliata e, al termine dei lavori, torneranno i dissuasori per le auto: potranno entrare solo i veicoli dei residenti, meno di una decina, i manutentori e le forze dell’ordine. Sarà invece sempre garantita l’accessibilità ai pedoni e alle biciclette. Sarà riqualificato il sentiero che corre parallelamente al Quisa, e verrà sistemato il tracciato principale, quello che da Ponte San Pietro va alla passerella verso Curno. Michele Andreucci