Le Officine Schwartz. Quarant’anni fa l’esordio

A 40 anni dall'esordio, le Officine Schwartz di Bergamo organizzano una serata ricordo con performance multimediale e strumenti autocostruiti. Unica nel suo genere, la band unisce industrial, folk e canti operai. Lo spettacolo, con forte impronta politica, si terrà domani all'auditorium di piazza della Libertà.

Le Officine Schwartz. Quarant’anni fa l’esordio

Le Officine Schwartz. Quarant’anni fa l’esordio

Il richiamo delle Officine Schwartz. A 40 anni dal suo esordio con una performance multimediale, la storica formazione musicale bergamasca (è nata nel 1983 ad opera di Osvaldo Arioli), unica nel suo genere, capace di unire il genere industrial (stile di musica sperimentale nato negli anni ‘70) al folk e ai canti operai, famosa anche per utilizzare strumenti musicali autocostruiti con scarti industriali, ha organizzato una serata ricordo. L’appuntamento è per domani all’auditorium di piazza della Libertà. In scena Osvaldo Schwartz (tubicordo, drum synth, voce), Massimiliano Panza (pianoforte, ronin, metalli), Michele Agazzi (chitarra elettrica, metalli), il videomaker Domenico Morreale che si occuperà delle macchine visuali. Molti dei brani in scaletta saranno supportati dagli stessi strumenti analogici (drum machine e mono synth) che la band aveva in uso all’inizio del suo percorso. Percorso che ha visto la formazione mettere in scena decine e decine di performance in Italia e in Europa con una forte impronta politica, cantando il fascino e l’alienazione della vecchia società industriale e del lavoro operaio. Lo spettacolo inizierà alle 20,30 con la proiezione di un video, mentre alle 21 prenderà il via il concerto. A seguire, altri video (ingresso 8 euro). I video ripercorrono la carriera delle Officine Schwartz, vero e proprio collettivo musicale (almeno un’ottantina, nell’arco di quattro decenni, gli elementi, tra musicisti, attori, videomaker, che ne hanno fatto parte). Durante il concerto verrà realizzato un filmato che farà parte di un album multimediale che uscirà nel 40o del primo disco, tra due anni.

Michele Andreucci