
L’avvocato si difende e chiarisce
Riceviamo e pubblichiamo la nota degli avvocati Michele Miccoli del Foro di Roma e Riccardo Gabaglio del Foro di Como in relazione a un articolo pubblicato sulle indagini riguardanti l’avvocato Rodolfi: "Ad oggi non risulta alcun obbligo di dimora applicato a Rodolfi. Pertanto, quanto espresso dallo stesso titolo, rappresenta a sua volta notizia falsa e infondata, che ci si riserva di valutare nelle apposite sedi. L’Avv. Rodolfi evidenzia di essere stato il primo a promuovere l’azione penale per truffa ai danni della compagnia di assicurazioni nei confronti dello stesso gruppo di clienti che hanno querelato il nostro assistito, generando il procedimento penale pendente in fase di indagini avanti alla Procura di Sondrio. L’utile asseritamente non lecito, è in realtà stato oggetto di un accordo con i propri clienti, che hanno riconosciuto l’importo di euro 335.000 lordi all’Avv. Rodolfi per l’ottimo risultato raggiunto nella gestione stragiudiziale di un sinistro mortale, dal quale hanno ricavato euro 1.050.000 come risarcimento del danno da morte parentale. La somma è stata regolarmente fatturata e confluita nella dichiarazione 2021 redditi 2020, come già rappresentato dall’Avv. Rodolfi alla Procura. Le indagini difensive ex art. 391 bis c.p.p. in corso, le cui risultanze confluiranno nel fascicolo difensivo, assevereranno la legittimità del suddetto compenso. Si aggiunge che non sussiste alcun debito per questioni tributarie da parte del nostro cliente nei confronti del fisco accertato con sentenza passata in giudicato, in quanto il processo risulta ancora pendente avanti alla Corte di Cassazione, Sezione Tributaria. Il collegio di difesa, al pari degli organi inquirenti, si riserva di informare in maniera trasparente la Pubblica Accusa".