La battaglia contro il cantiere che venne aperto al lago Bianco, al passo di Gavia, a quota 2600 metri, al confine fra le province di Brescia e Sondrio, approda nelle aule del Parlamento europeo di Bruxelles.
I lavori, dopo le denunce di associazioni ambientaliste e Comitato popolari, sono da tempo attenzionati anche dalla Procura della Repubblica di Sondrio.
E, in questi giorni, la petizione con in calce centinaia di firme attraverso le quali gli attivisti chiedono lo stop all’intervento nel parco nazionale dello Stelvio che mira a pescare le acque necessarie alla produzione della neve artificiale per le piste di Santa Caterina Valfurva, ha fatto discutere i parlamentari europei che, in blocco, hanno chiesto la “sospensione precauzionale“ degli scavi.
"I responsabili del progetto - ha detto il portavoce degli attivisti, Matteo Lanciani - hanno fatto sapere di volere in ogni caso concludere i lavori contestati entro la fine della prossima estate".Ma intanto i deputati della Commissione europea ricevuta la petizione firmata da numerosissime persone a cui sta a cuore il destino di questo meraviglioso specchio d’acqua sulle Alpi, petizione intitolata “Salviamo il lago Bianco“, in un inusuale consenso di tutte le forze politiche, hanno avanzato la richiesta - fra le diverse iniziative assunte - di volere effettuare un sopralluogo al cantiere, una volta che la strada che conduce al passo del Gavia verrà riaperta al traffico dopo la chiusura dei mesi invernali.Mi.Pu.