
"La pista Stelvio simbolo dello sci nel mondo"
La libera sulla Stelvio spegne 30 candeline. "Siamo lieti di festeggiare 30 anni di Coppa del Mondo di discesa libera a Bormio. Nel 1985 i Campionati del Mondo e poi dal 1993 in avanti una lunga serie di eventi della velocità – ha detto ieri Silvia Cavazzi, sindaco di Bormio -. Due anni soli di trasferta a Santa Caterina ed eccoci qui a festeggiare. Questa è storia! È la storia che ha fatto conoscere Bormio al mondo come località simbolo dello sci alpino mondiale e delle discipline veloci. L’evento ci vede protagonisti a 4 mani con FISI che si occupa della parte sportiva, mentre l’accoglienza nella tenda hospitality e le attività collaterali vedono il coinvolgimento diretto della località con Fondazione Bormio, costituita a fine luglio e già operativa. Avremo spazi per l’accoglienza di autorità, ospiti e partner oltre a 2 terrazze aperte al pubblico con prenotazione ingresso agli uffici di Bormio Marketing. A breve presenteremo la nuova mascotte di Bormio, una maxi marmotta che non ha ancora un nome, questo è un compito che abbiamo lasciato ai bambini della primaria di Bormio". Sull’aspetto olimpico è stato l’assessore regionale Massimo Sertori a chiarire l’importanza della Stelvio. "La Stelvio è stata una delle protagoniste, a livello tecnico, del dossier italiano che ci ha permesso di vincere la concorrenza e di poter organizzare le Olimpiadi del 2026. Ricordo poi che il presidente Fontana col presidente del Veneto Zaia hanno unito le forze per poter partecipare alla candidatura. Senza quelle… non saremmo qui a parlare di prospettiva olimpica. Sull’onda olimpica abbiamo cercato di dare contributi anche alle altre località perché è giusto che l’evento abbia risvolti positivi per tutti". F.D’E.