La memoria della poesia Montale, Saba e Foscolo: il fascino dei manoscritti

L’archivio documentale dell’Università di Pavia compie cinquant’anni. Nelle sue stanze appunti e oggetti appartenuti ai grandi della letteratura.

La memoria della poesia  Montale, Saba e Foscolo:  il fascino dei manoscritti

La memoria della poesia Montale, Saba e Foscolo: il fascino dei manoscritti

di Manuela Marziani

Era il 1969 quando Eugenio Montale regalava a Maria Corti che allora insegnava storia della lingua italiana all’Università di Pavia alcuni dei suoi lavori. È cominciata così l’avventura del Centro manoscritti che si occupa dello studio e della conservazione delle carte di autori di ‘800 e ‘900. Da quel primo input del premio Nobel che ha donato a Pavia il manoscritto della celeberrima lirica “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale“ e, dopo la sua morte grazie alla generosità della sua governante Gina Tiossi tutto quello che Montale le aveva lasciato, compresa la macchina da scrivere usata per stilare gli articoli di giornale e molte poesie. Quest’anno, il Centro manoscritti, nato davanti a un notaio il 18 dicembre 1973, compie 50 anni che festeggia con un’edizione speciale di Parole al centro, il ciclo di incontri sulla scrittura letteraria che quest’anno ha ospiti del tutto eccezionali come la scrittrice statunitense Jhumpa Lahiri e la vincitrice del premio Campiello Laura Pugno. L’ultimo, in ordine di tempo a incontrare studenti e studiosi nell’aula magna dell’Università è stato lo scrittore e poeta romano Francesco Pecoraro scrittore e poeta romano. Anche Pecoraro ha donato al centro alcuni dei suoi archivi che sono diventati un libro. Inoltre, sempre per festeggiare il mezzo secolo di vita, prende il via Autografestival.

Il festival delle scritture a mano: un’iniziativa promossa e organizzata che si articolerà in una serie di eventi e incontri per tutto il 2023.

Di molti autori, come Saba, Quasimodo, Gatto, Morselli, Meneghello, Ottieri, Amelia Rosselli, si conservano archivi molto consistenti che rappresentano la totalità della documentazione superstite, tale da illustrare l’intero percorso della loro attività letteraria e culturale. Non mancano poi i lavori di Ugo Foscolo e alcune rare edizioni. Ma per il Nobel per la letteratura del 1975, mercoledì 29 alle 16.30 nel salone teresiano della biblioteca universitaria verrà assegnato a Gianfranca Lavezzi, professore ordinario di letteratura italiana all’Università Pavia, il premio "Montale-Fuori di casa" per la sezione Critica letteraria. "Per gli studi come editrice e curatrice di testi che ci hanno permesso di conoscere un Montale "inedito", è la motivazione.