
Il centro di Morbegno
Morbegno, 9 maggio 2017 - Il dibattito fra i commercianti di Morbegno, dopo le voci sempre più insistenti di prossima apertura di un nuovo centro commerciale al confine con Talamona, in un’area da tempo dismessa, si alimenta di nuovi interventi allarmati. «Siamo arrabbiatissimi con il Comune - attacca Lucia Fanchi, titolare dell’omonimo Colorificio nella centralissima via Vanoni -. I pubblici amministratori fanno di tutto per farti chiudere. La crisi? C’entra sino a un certo punto. Perché qui si fa fatica a venire, nella zona scarseggiano le aree di sosta fruibili. Meglio andare a fare le compere nei centri commerciali dotati di ampi parcheggi e intanto si continua ad autorizzarne l’apertura di altri».
«E il parcheggio sotterraneo che si diceva volevano costruire sotto piazza Sant’Antonio? Che fine ha fatto il progetto? - si domanda l’agguerrita negoziante -. O il piano per quello al campo del convento? I piccoli negozi, quelli che possono dare un consiglio, intanto rischiano la chiusura». L’incertezza sul futuro preoccupa anche Iris Salvi, storico negozio di borse e valigie: «L’unica certezza è che siamo tartassati dalle tasse. Acqua, servizi vari, raccolta rifiuti. Troppe spese. È dura, in queste condizioni, riuscire ad andare avanti. Lavoriamo solo per pagare gli enti pubblici, in primo luogo lo Stato». Poi se quei già pochi spazi di sosta che esistono, per diversi mesi all’anno vengono concessi agli esercizi pubblici per posizionare i tavolini, in cambio ovviamente di tributi incassati dal Comune, allora il rebus-parcheggi si ingarbuglia ancora di più.
E, in una situazione sempre più difficile, anche piccoli complessi commerciali nati nel cuore pulsante della città presentano criticità. È il caso della cosiddetta “Piramide”. «Si guardi attorno - sbotta infatti Giovanna Berta della pasticceria omonima -. Qui alla Piramide hanno chiuso in tanti. Del resto, se per il cliente diventa un’impresa parcheggiare - con tanto di rischio di multe - non viene. Va altrove. Sono in pieno centro, eppure lavoro molto di più nella pasticceria che ho vicino al liceo Artistico perché è servita da parcheggi. E ora basta centri commerciali. Piuttosto mi domando pure io quando si costruisce il park nel campo delle suore». Lo stesso interrogativo se lo pone Sabrina Realini che, in via Vanoni, la via dello shopping morbegnese, porta avanti l’attività della gioielleria «La Gemma»: «Non si sa che fine abbia fatto il progetto del campetto delle ex suore, quello vicino al liceo Nervi. Avrebbe dovuto diventare un comodo parcheggio. E invece...I centri commerciali è chiaro che richiamano, non c’è il problema di parcheggiare e neppure l’incubo delle multe, come a Morbegno con i vigili sempre in agguato». Ma c’è anche chi lancia una chiara proposta a chi governa la città del Bitto.
«Certo che servirebbe un’adeguata area di sosta - afferma Alda Vaninetti, del negozio di cd, biglietteria concerti, dischi e strumenti musicali Vanradio - ma prima di andare in pensione sogno che questa vasta area centrale venga pedonalizzata. E si dovrebbe cominciare posizionando in vari punti delle rastrelliere, per favorire l’uso delle biciclette per chi si muove a fare shopping». «Si devono invogliare i clienti a muoversi a piedi o in bici - concorda Manuela Ceciliani, titolare de La Bottega, panificio e bar in fondo a via Garibaldi in zona Sant’Antonio -. L’ideale sarebbe creare un’isola pedonale. Ma poi, quando volevo posizionare le rastrelliere per le biciclette, i vigili mi hanno risposto che dovevo rivolgermi al Comune con un progetto...».