Un rogo che ha distrutto il capannone della ditta Work Safety Spa di Castione. Fiamme altissime, divampate nella serata di sabato, con alte colonne di fumo nero visibili a diversi chilometri di distanza. Danni ingenti.
Le operazioni di spegnimento hanno impegnato per parecchie ore più squadre dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Sondrio, intervenute con tempestività dalla caserma di via Giuliani e poi, la mattina di domenica, alcuni pompieri sono ritornati per completare l’opera di bonifica dell’area nel frattempo posta sotto sequestro dai carabinieri di Berbenno in Valtellina e del capoluogo valtellinese, su disposizione della Procura.
I magistrati vogliono sia fatta piena luce su quanto accaduto nel fine settimana all’interno del magazzino della società specializzata nella gestione della medicina e sicurezza del lavoro la quale eroga servizi di formazione e consulenza relativi alle procedure di primo soccorso, antincendio e di tutte le attività correlate alla mansione lavorativa. All’interno, da quanto si è appreso, erano in corso lavori, ma erano ammassati anche alcuni bancali di pellet. Un quadro elettrico è stato trovato completamente annerito. Si è trattato, pertanto, di un corto circuito poi alimentato dal pellet ? Quindi un incendio accidentale?
O, invece, di un rogo doloso ? Che ci faceva la latta di diluente nitro trovata all’interno della struttura distrutta ? Serviva per i lavori in corso ? Sono alcune delle domande a cui cercherà di dare risposta l’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Stefano Latorre. Nel 2014 gli uffici della ditta di cui è titolare un imprenditore pugliese erano situati in via Mazzini.
"Vorremmo esprimere il nostro profondo ringraziamento alle persone che hanno dimostrato sostegno e vicinanza dopo l’incendio che ha colpito il nostro magazzino. L’incendio è stato un evento devastante per la nostra azienda", recita una nota fatta pervenire ieri alla mail de “Il Giorno“.
Michele Pusterla