Inclusività e dialogo. Il jazz secondo Graziano

Bergamo Jazz celebra l'International Jazz Day con un concerto speciale sulle Mura venete, Patrimonio dell'Umanità Unesco, con il pianista Simone Graziano. Unione tra musica e paesaggio in un evento simbolico.

Inclusività e dialogo. Il jazz secondo Graziano

Inclusività e dialogo. Il jazz secondo Graziano

Anche quest’anno Bergamo Jazz aderisce all’International Jazz Day, l’iniziativa che dal 2011 l’Unesco promuove in tutto il mondo nella giornata del 30 aprile per sottolineare i valori di inclusività e di dialogo tra culture diverse insiti nella musica di estrazione afroamericana, assurta da tempo a linguaggio universale. Bergamo Jazz festeggia la Giornata internazionale del Jazz con un evento speciale, dal forte carattere simbolico, in programma sulle Mura venete, dal 2017 riconosciute dalla stessa Unesco Patrimonio dell’Umanità. Protagonista del concerto di martedì, che si terrà a partire dalle 18 nei pressi della Cannoniera di San Giovanni, sarà il pianista Simone Graziano, uno dei più interessanti e innovativi esponenti del jazz italiano ed europeo degli ultimi decenni (in caso di maltempo, il concerto si terrà al Teatro Sociale, in Città Alta).

Sulle Mura non sono previsti posti a sedere: il pubblico potrà accomodarsi sul prato ad assistere al concerto in attesa del tramonto, condividendo un momento ideale di unione fra musica e bellezze paesaggistiche. Simone Graziano si è affermato per le sue doti di bandleader, compositore e pianista partendo dal jazz e procedendo verso nuove frontiere musicali. Diplomatosi in pianoforte classico al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, si è poi perfezionato con John Taylor, Kenny Wheeler, Mulgrew Miller, Riccardo Fassi, Enrico Pieranunzi, Stefano Bollani, Franco D’Andrea, Aaron Goldberg. Il suo album più recente, intitolato "Embracing the Future", è un’esplorazione solitaria del pianoforte, appositamente preparato per ottenere sonorità inedite.

Michele Andreucci