Valfurva, incidente in montagna: cade con lo snowboard nel crepaccio e muore

Diego Colombo, 43 anni, di Mornago è morto sotto gli occhi di un amico

L’uomo è rimasto sepolto sotto la neve (Anp)

L’uomo è rimasto sepolto sotto la neve (Anp)

Santa Caterina Valfurva (Sondrio), 4 febbraio 2019 - Tragedia ieri mattina sulle montagne della Valfurva, a Santa Caterina, dove un uomo di 43 anni della provincia di Varese ha perso la vita in un drammatico incidente sulla neve. L’uomo, Diego Colombo, residente a Mornago, si trovava con alcuni amici nella zona della pista del Gavia, in località Plaghera, e aveva deciso di scendere fuori pista con il suo snowboard. All’improvviso la tragedia: il 43enne è finito in un piccolo crepaccio, in fondo al quale c’era abbondante neve che lo ha sepolto per alcuni interminabili minuti.

A lanciare l’allarme uno degli amici, che si trovava con lui e che ha assistito impotente al terribile infortunio. L’amico è riuscito ad allertare i carabinieri in servizio sulle piste da sci, i primi a soccorrere Diego Colombo e che, dopo averlo tirato fuori dalla neve, lo hanno assistito praticandogli il massaggio cardiaco fino all’arrivo dei sanitari del 118. Questi ultimi, accorsi con l’elicottero decollato dalla base di Caiolo in codice rosso, hanno proseguito le manovre con l’ausilio della strumentazione in dotazione. Poi, lo hanno elitrasportato all’ospedale “Morelli” di Sondalo, dove Diego Colombo è arrivato in condizioni disperate.

I medici hanno tentato invano di salvargli la vita, ma lo sciatore è spirato poche ore dopo, nel primo pomeriggio di ieri. Sul tragico infortunio ora indagano i carabinieri della Compagnia di Tirano, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Tra gli aspetti al vaglio dei militari dell’Arma anche il divieto in quella zona, nella mattinata di ieri, di effettuare qualsiasi tipo di attività fuori pista, visto l’altissimo pericolo valanghe dopo le abbondanti nevicate degli ultimi giorni. Infatti, secondo le previsioni del Centro nivometeorologico di Arpa Lombardia, il pericolo sulle montagne valtellinesi e valchiavennasche è aumentato arrivando al grado di 4 (forte) nella maggior parte dei settori, codice rosso in tutta la provincia di Sondrio. «Il rinforzo dei venti in quota contribuirà ad alimentare con neve fresca gli spessori, già notevolmente consistenti, nelle zone più favorevoli all’accumulo – spiegano da Arpa –. A tutte le esposizioni, i lastroni di recente formazione in canali, avvallamenti e versanti sottovento rimarranno molto instabili e potranno staccarsi spontaneamente o con una debole sollecitazione, anche a distanza».

L’invito è quello di dotarsi sempre di tutti di dispositivi di autosoccorso consigliati per le attività sportive in montagna (apparato Artva, pala e sonda) e di consultare quotidianamente il bollettino neve e valanghe nella sezione Centro nivometeorologico del sito di Arpa Lombardia. E anche se la tragedia accorsa ieri mattina al turista 43enne non è stata causata dal distacco di una slavina, ora l’appello degli esperti è di evitare assolutamente l’attività di sci fuori pista.