Pisogne e Delebio, due paesi piangono i camionisti morti nell'incidente sull'A1

Donato Belli abitava nel Bresciano, Sergio Ceciliani era valtellinese

Il rogo dopo l'incidente

Il rogo dopo l'incidente

Erano lombardi i due autotrasportatori morti nel terribile incidente che l’altro ieri ha completamente fermato l’A1 nel piacentino. Le vittime, che viaggiavano su distinti camion, sono Donato Belli del Bresciano e Sergio Ceciliani, valtellinese. Il primo aveva 50 anni. Riservatissimo e molto legato ai famigliari, Belli era nato a Pisogne e aveva vissuto anni ad Artogne. In paese era noto per la gentilezza e per essere un grande lavoratore.

L’uomo, che viveva in paese e che era amante dei lavori di casa, lascia la moglie Elena, i figli, i genitori Clara e Bortolo, per anni sacrestani alla chiesa della Pieve, dove lui stesso è cresciuto e i fratelli Silvano e Ivano. "L’aver la stessa età, aver frequentato le medesime scuole dell’obbligo, mi aveva permesso di conoscere e frequentare Donato – commenta l’ex compagno di scuola Diego Invernici, ex sindaco del paese - Non ci si incontrava spesso per le vie di Pisogne, ma quando capitava, si scambiava volentieri due chiacchiere. Lo ricordo con piacere. Non era di molte parole. Era una persona serissima e legata agli affetti familiari". Anche l’attuale sindaco Federico Laini ha avuto un pensiero di cordoglio: "Non sono necessarie parole. Tutta la comunità di Pisogne si stringe in un forte abbraccio alla sua famiglia e ai suoi cari".

Anche Delebio ieri si è risvegliata sotto choc, dopo che il giorno prima si era diffusa la notizia della morte di Sergio Ceciliani. Del terribile incidente sulla A1 tutti avevano già sentito parlare dai tg, ma nessuno poteva immaginare che uno dei due camionisti coinvolti fosse proprio Sergio. Una famiglia di lavoratori instancabili quella dei Ceciliani, con Sergio che aveva da poco compiuto 60 anni. Aveva imparato la passione per il mestiere da papà Aldo, proprio come il fratello Massimo. "Sergio era una persona stimata e conosciuta in paese, sia come marito e padre di famiglia che come gran lavoratore – ricorda il sindaco di Delebio Erica Alberti - Insieme al fratello Massimo gestiva l’attività di famiglia, portando avanti la tradizione di autotrasportatore del padre Aldo. Il paese intero si è stretto attorno alla moglie, ai tre figli, alla madre Irma e a tutti i familiari".

Per tutta la giornata sono arrivate decine di manifestazioni di cordoglio alla famiglia Ceciliani, non solo dagli amici e dai compaesani, ma anche dai colleghi e dalle associazioni di camionisti di tutta Italia. "Conoscevo Sergio era un nostro iscritto e un gran lavoratore, un professionista molto serio e scrupoloso come il fratello – ricorda Mattia del Cason, Confartigianato Autotrasportatori Sondrio – A tutta la sua famiglia vanno le nostre condoglianze, purtroppo questo è un lavoro duro, questa mattina (ieri ndr) un altro collega è morto, anche lui in seguito a un tamponamento in quel tratto di autostrada. Purtroppo anche rispettando tutte le regole e utilizzando la massima prudenza il nostro continua a essere un mestiere pericoloso".