Progetto Galleria Mirad’Or. È grande arte sul Sebino

A Pisogne, ritorna la grande arte con mostre nazionali e internazionali alla Galleria d’arti Mirad’Or e alla Chiesa di Santa Maria della Neve. Il progetto, firmato da Flaminio Gualdoni e Marco Lagorio, punta a far diventare Pisogne un centro di riferimento per l’arte contemporanea. La prima mostra, "Tomas Rajlich. Pitture di luce", si terrà fino al 22 giugno 2024.

PISOGNE (Brescia)

La grande arte torna sulle rive del Sebino. Si apre difatti, dopo un periodo tutto sommato tranquillo, una nuova stagione di grandi eventi artistici a Pisogne, dove è promosso un nuovo progetto che vedrà la Galleria d’arti Mirad’Or, l’unica sospesa sull’acqua dei laghi italiani e la Chiesa di Santa Maria della Neve come scenari unici ed emozionanti di mostre nazionali e internazionali. Il progetto è firmato dallo storico dell’arte Flaminio Gualdoni e da Marco Lagorio, a cui sono state affidate rispettivamente la direzione scientifica e la direzione artistica del Mirad’Or e della Chiesa più nota del lago d’Iseo, interamente affrescata dal Romanino, tanto da meritare il nome di Cappella Sistina del Bresciano. L’obiettivo è far diventare Pisogne un centro di riferimento internazionale per l’arte contemporanea. Il progetto si svilupperà in mostre "itineranti" e permetterà di far dialogare due zone del paese importanti: quella più turistica del lungolago, dove si trova il Mirad’Or, e quella storica e religiosa fuori dal centro, che ospita la chiesa. Il progetto è interamente sostenuto da sponsorizzazioni private. La prima parte del cartellone proseguirà fino a settembre con l’auspicio di creare collaborazioni e sinergie con i più importanti luoghi d’arte del lago tra cui Lovere, Iseo e Sarnico e del territorio nazionale e internazionale. La nuova stagione di mostre a Pisogne si aprirà sabato 11 negli spazi del Mirad’Or e della Chiesa di Santa Maria della Neve sabato 11 maggio 2024 con l’esposizione "Tomas Rajlich. Pitture di luce", dedicata all’artista ceco naturalizzato olandese Tomas Rajlich, internazionalmente riconosciuto come una delle figure più influenti della pittura europea. La mostra è visitabile fino al 22 giugno.