La conta dei danni dopo l'incendio: andati in fumo 150 ettari di bosco

La strada per Tartano è aperta solamente di giorno

Per spegnere i roghi impegnati circa 200 uomini

Per spegnere i roghi impegnati circa 200 uomini

Forcola, 31 ottobre 2017 - Sono bruciati 150 ettari tra ceduo e conifere sulle montagne sopra Sirta. Per quasi quattro giorni il bosco non ha smesso di ardere, rafforzato dal vento che ha alimentato le fiamme. Tre paesi, Sirta (Comune di Forcola), Tartano e Sostila (antico borgo con un solo abitante) sono stati tenuti sotto scacco dalle lingue di fuoco che hanno devastato una facciata di Orobie. «La situazione è in via risolutiva – ha detto il sindaco di Forcola, Tiziano Bertolini - Ci sono ancora alcune zone su cui stanno intervenendo squadre di terra ed elicotteri, però spero si riesca oggi  a spegnere completamente il fuoco. Certo, se ci sarà vento nei prossimi giorni, qualche focolaio potrà ripartire». Il meteo, però, non sembra essere favorevole.

Dalla Regione, infatti, fanno sapere che proseguirà il periodo secco con assenza di precipitazioni su tutto il territorio. Si segnalano pertanto condizioni favorevoli allo sviluppo e alla propagazione di incendi boschivi sui settori alpini. Nei giorni scorsi si è resa necessaria l’evacuazione dell’abitazione di Fausto Mottalini, unico abitante di Sostila, il quale, finalmente, «è rientrato nella sua casa – sempre il primo cittadino - Voglio evidenziare che l’abitato di Sostila si è salvato grazie sì all’intervento dei Vigili del fuoco e delle squadre che hanno lavorato per fermare le fiamme, ma soprattutto per il lavoro dei volontari dell’associazione Amici della Val Fabiolo. A settembre si sono occupati dello sfalcio dei prati del maggengo intorno agli edifici di Sostila e questo ha impedito al fuoco di avanzare sui fabbricati». Inoltre, da ieri mattina, i circa 500 residenti di Tartano non sono più isolati, anche se il transito dell’unica strada rimarrà, per precauzione, percorribile solo a orari prestabiliti di giorno e non di notte. Le attività di spegnimento erano state affidate alla Cm Morbegno.

Ad operare sono stati 150 uomini tra vigili del fuoco e protezione civile, supportati da due elicotteri regionali e un Canadair proveniente da Genova. In Val Ladrogno (Novate), invece, è bruciata una superficie di otto ettari di terreno incolto. Ma le fiamme, ieri, erano già state definitivamente domate. Ora è il rischio frane a preoccupare. I vigili del fuoco e le forze dell’ordine mantengono ancora il presidio a Sirta proprio per paura che possano verificarsi smottamenti.