Il suono, lo spazio, le note. Da Beethoven a Jolivet sperimentazioni col flauto

Alla rassegna “Como nel Mondo“ il protagonista è Mattia Petrilli. Nel concerto del 10 gennaio omaggio a Charles Ives e Edgard Varèse.

Il suono, lo spazio, le note. Da Beethoven a Jolivet sperimentazioni col flauto

Il suono, lo spazio, le note. Da Beethoven a Jolivet sperimentazioni col flauto

Torna al Teatro Sociale di Como Mattia Petrilli, insieme all’Orchestra 1813 e diretto dal Maestro Carlo Goldstein, per un concerto in cui viene affrontato il rapporto tra il suono e lo spazio. Tra Beethoven e Jolivet, passando per Ives e Varèse, compare anche una nuova composizione commissionata dal Sociale a Gianvincenzo Cresta. La serata è in programma mercoledì 10 gennaio alle 20.30, all’interno di CoMo - Como nel Mondo, progetto con il quale il Teatro Sociale di Como ha iniziato a ospitare ogni anno un artista del territorio comasco riconosciuto a livello internazionale. Per questa Stagione, l’artista musicale residente è Mattia Petrilli, celebre flautista comasco e oggi Primo Flauto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, che si è esibito a Como in un concerto da camera nello scorso ottobre e tornerà ora protagonista assieme all’Orchestra 1813 e diretto da Carlo Goldstein. Il programma, che ripercorre il legame affettivo del solista con la sua Como, si intreccia con il tema della Stagione Notte del Sociale: verrà infatti affrontato il rapporto tra il suono e lo spazio. Lo spazio in cui abitiamo e lo spazio che ci sovrasta. Lo spazio architettonico in cui risuona il nostro lessico familiare e lo spazio cosmico in cui svanisce l’eco del nostro pianeta. Un percorso flautistico nel Novecento, da André Jolivet, passando per Charles Ives e Edgard Varèse, fino a "Nello spazio delle nostre geometrie", una nuova commissione del Sociale, che il compositore Gianvincenzo Cresta dedicherà a Mattia Petrilli. In chiusura, Beethoven con la Sinfonia n. 1 in do maggiore op. 21. Edgard Varèse fu un europeo sperimentatore che mise un piede nel nuovo mondo americano che già si muoveva seguendo coordinate differenti.

Americano di nascita fu invece Charles Ives che con "The Unanswered question" a inizio Novecento aveva creato la più nota rappresentazione musicale dello spazio cosmico: una domanda ripetuta della tromba stagliata sull’orizzonte immobile degli archi, cui fa eco un inconcludente tentativo di risposta degli uomini, ancora dei flauti. Goldstein è Direttore Ospite Principale della Volksoper di Vienna dal 2022. Dopo la Cenerentola della scorsa stagione, ha diretto una nuova produzione e recite. In estate ha debuttato con grande successo con Aida in Danimarca. Paola Pioppi