
Passo dello Spluga riaperto
Il passo dello Spluga riapre i battenti. Anas, nei giorni scorsi, ha completato i lavori di ripristino delle normali condizioni di transitabilità del tratto montano della statale 36. Sommato all’accordo con l’autorità elvetica - che ha provveduto ad ultimare la pulizia della carreggiata lungo il versante di competenza - dalla mezzanotte di ieri è stato possibile riaprire il valico montano. Il passo era stato interdetto al transito a novembre per la consueta chiusura invernale. Per la riapertura, però, si è dovuto attendere più del previsto. Il prolungarsi dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e le conseguenti normative avevano rinviato l’appuntamento tanto atteso dagli abitanti e commercianti della Valchiavenna.
"Sta sempre più diventando l’appuntamento turistico più atteso – commenta il presidente del Consorzio turistico, Filippo Pighetti –. Quest’anno ha anche maggiore importanza, può essere visto come un segnale del tanto atteso ritorno alla normalità. Ancora di più se si considera che, sempre ieri, ha ripreso il servizio di trasporto pubblico che da Chiavenna porta a Splügen, di fondamentale importanza per gli afflussi turistici del periodo". Una novità di quest’anno riguarda proprio il servizio di autobus. È partito, infatti, il servizio sperimentale per il trasporto delle biciclette sui mezzi in transito lungo il Passo.
"Sono anni che si cerca di garantire questo tipo di servizio – spiega il presidente della Cm Valchiavenna, Davide Trussoni – l’idea era quella di attrezzare i bus con una rastrelliera, come si fa già in Svizzera. Purtroppo l’attesa della normativa, prima, ed il Coronavirus dopo hanno rallentato i passaggi necessari. La ditta di trasporto ha quindi garantito la possibilità di trasportare 2 bici all’interno dei mezzi. Ci si sta attrezzando per offrire, almeno due volte al giorno, un servizio “shuttle” che seguirà il bus portando le biciclette".Giovanni Meroni