Il ghiacciaio in estinzione "Ascoltate il suo lamento"

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CEDEGOLO (Brescia)

di Federica Pacella

Che rumore fa un ghiacciaio in via di estinzione? Se lo è chiesto Neunau, alias Sergio Maggioni, sound artist camuno, che nel 2021 ha iniziato a registrare la voce del ghiacciaio dell’Adamello. La potenza sonora raccolta è qualcosa che scuote, un “lamento“ che viene dal profondo Maggioni l’ha trasformata in arte, sperando di riuscire a rafforzare il messaggio che gli scienziati lanciano da anni: ascoltare i ghiacciai, prime sentinelle dei cambiamenti climatici, per agire con urgenza nella riduzione delle emissioni. Da oggi al 27 novembre, al Musil di Cedegolo, si potrà ascoltare questa voce, grazie ad “Ablazione sonora“, installazione immersiva ideata da Neunau, che racconta 24 ore di attività fusoria del ghiacciaio attraverso i suoi “lamenti“.

Mediante l’uso di 4 registratori bioacustici, collocati scientificamente nel ventre di crepacci e fessure nell’estate del 2021, sono state acquisite più di 3.880 ore di registrazioni, ottenendo una banca dati di suoni in continuo aggiornamento. L’installazione mostra anche i dati scientifici raccolti, consentendo un punto di vista inedito sulle conseguenze del cambiamento climatico sugli ecosistemi fragili, visto che il 92% dei ghiacciai alpini rischia di scomparire entro la fine di questo secolo.

L’installazione è solo uno dei risultati di “Un suono in estinzione“, progetto di ricerca sperimentale sule implicazioni del cambiamento climatico sui ghiacciai alpini tramite l’esplorazione sonora degli ambienti naturali a rischio. A supportare il progetto, Roberto Ranzi, docente dell’Università di Brescia, che nell’ultimo ventennio ha studiato il ritiro del ghiacciaio dell’Adamello: "I dati acustici acquisiti hanno un concreto valore scientifico, permettono di individuare le fasi temporali e l’intensità della fusione superficiale e del deflusso subglaciale".