Il Coro dei Laici brilla di luce nuova dopo il restauro

Un recupero eccezionale, un ritorno alle origini: anneriti, opacizzati, scoloriti dal passare del tempo, i minuscoli tasselli di legno hanno ripreso luce e vigore. Dopo un anno di lavori di restauro, le luci si riaccendono su una parte del capolavoro ligneo di Lorenzo Lotto e Giovan Francesco Capoferri, autentico tesoro della Basilica di Santa Maria Maggiore, in Città Alta.

Il complesso intervento del Coro dei Laici - 29 tarsie con scene dell’Antico Testamento -, effettuato da Luciano Gritti e dalla sua équipe, si presenta ai visitatori con un volto nuovo. Accanto, invece, il "Cantiere Vivo" racconta in concreto il lavoro ancora in corso - e che si concluderà per l’autunno - sul Coro dei Religiosi, a completare l’operazione promossa dalla Fondazione Mia con il sostegno della Fondazione Banca Popolare di Bergamo per ridare "luce" all’intero Coro ligneo, a 500 anni esatti dalla realizzazione avviata nel 1523. Per ora, come detto, è stato inaugurato il nuovo Coro dei Laici, un regalo pensato per il 2023, anno della Capitale della Cultura. "Il nostro impegno - spiega Fabio Bombardieri, presidente della Fondazione Mia -è stato volto a far tornare all’antico splendore entrambi i Cori, consentendo alla città di impadronirsi nuovamente e conoscere l’importanza di queste tarsie". Michele Andreucci