GABRIELA GARBELLINI CI SONO UOMINI CAPACI
Cronaca

I ragazzi dell’oratorio salutano don Nicola

Dopo sei anni nella città aduana verrà trasferito a Morbegno Il sacerdote: "Ho ricevuto tanto affetto, stima e collaborazione"

di Gabriela Garbellini

Ci sono uomini capaci di lasciare orme indelebili. Don Nicola Schivalocchi, vicario della parrocchia San Martino di Tirano e dell’oratorio Sacro Cuore, è uno di questi.

Un uomo di Dio, un operaio del bene, ma di quel bene che unisce fede a concretezza e che non resta soltanto parola. I suoi ragazzi dell’oratorio lo sanno. Nella serata di sabato scorso non sono servite tante frasi per testimoniare quanto grande sia stato il suo esempio. Sono bastati i loro sguardi intrisi di gratitudine e brillanti di commozione. Distanziati adeguatamente, nel pieno rispetto delle regole anticovid, nell’ampio cortile esterno dell’oratorio, hanno abbracciato con il cuore il loro sacerdote che alla fine di agosto lascerà l’incarico a Tirano e il 27 settembre inizierà una nuova esperienza a Morbegno.

"Tirano è stato il mio primo incarico da prete - dichiara don Nicola - Dicono che il primo amore non si scorda mai! Sono arrivato il 7 agosto 2014 e da allora sono passati sei anni ricchi e intensi nei quali ho cercato di incontrare e conoscere ragazzi e famiglie condividendo con loro il cammino della vita e della fede. Insieme ci siamo lasciati stupire da come Dio conduce le nostre storie preparando tutto con cura, anche gli imprevisti e gli scivoloni dai quali rialzarsi con più speranza! Ho ricevuto tanto affetto, stima e collaborazione".

Un giovane lungimirante don Nicola dal sorriso solare e dall’infaticabile opera sociale. Sempre pronto ad accogliere. Un autentico interprete del contenuto del Vangelo capace di ascolto verso tutti. Un sacerdote coraggioso la cui azione ha incarnato la più profonda essenza del sentirsi al servizio del prossimo con sconfinata fiducia nell’uomo. Ha insegnato ai ragazzi a guardare lontano, a oltrepassare gli egoismi e a non demordere. Ha insegnato ad essere più forti del covid mantenendo vivo il dialogo spronandoli a impiegare bene il tempo chiusi nelle loro case.

La sua fede ha raggiunto anche durante il lockdown attraverso i video sui social. "Dicono che compito del prete è fare la comunità, ma qui ho imparato che è vero che è la comunità a fare il prete - prosegue - In questi anni a Tirano mi sono lasciato fare e gli incontri mi hanno costruito a partire da quelli con i sacerdoti: il parroco don Paolo Busato, don Tullio e don Alberto".

La città del Bitto attende il nuovo sacerdote. Sono una ciquantina i chilometri di distanza da Tirano, un tratto facilmente percorrebile per chi vorrà coltivare l’amicizia con un prete che lacia un bel ricordo fra tanti giovani e meno giovani.