Giallo di Grosotto, i genitori di Emanuele non hanno dubbi: "Nostro figlio è innocente"

Intanto si delinea la linea difensiva dell'avvocato Romualdi: "E' fondata sulla possibilità che ci siano altre persone coinvolte. E' impossibile infatti, in così pochi minuti, fare quello che la Procura sostiene che il mio assistito abbia compiuto quella notte"

Grosotto, il luogo in cui è stata trovata Veronica Balsamo. Indiziato per omicidio Emanuele Casula

Grosotto, il luogo in cui è stata trovata Veronica Balsamo. Indiziato per omicidio Emanuele Casula

Sondrio, 10 ottobre 2014 - Non hanno dubbi i genitori di Emanuele Casula, il 18enne arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Sondrio con le accuse di omicidio della fidanzata Veronica in Valtellina e di tentato omicidio del 32enne chierichetto di Grosotto (Sondrio). "Nostro figlio è innocente". "Sono convinti - spiega l'avvocato Francesco Romualdi, difensore del giovane ora in carcere a Monza - che non sia lui il responsabile e lo sostengono. Ovviamente sono preoccupati e sicuramente il mio assistito patisce la condizione di detenzione". "La linea difensiva - aggiunge il legale di Sondrio - è fondata sulla possibilità che ci siano altre persone coinvolte. E' impossibile, in così pochi minuti, fare quello che la Procura sostiene che il mio assistito abbia compiuto quella notte".

Al momento però è ancora prematuro parlare di un processo, ma già da ora la difesa di Casula fa intuire che sceglierà la strada del dibattimento, quindi della Corte d'Assise, e non il ricorso a un rito alternativo in cerca di sconti di pena, come l'abbreviato che, in ogni caso, in caso di condanna non escluderebbe affatto per l'imputato la condanna all'ergastolo.