FULVIO D’ERI
Cronaca

Grosio, le melodie delle campane diffuse grazie a un tablet

E' stato completato da ditte specializzate l’intervento di restauro alla torre campanaria. Il parroco ora può farle suonare anche a distanza

Il giovane imprenditore Enea Spinelli al lavoro sulla torre campanaria a Grosio

Grosio (Sondrio) -  Il campanile di Grosio ora è 4.0. Nel paese valtellinese, posto tra Tirano e Bormio, oltre al Parco delle incisioni rupestri e alla meravigliosa villa Visconti Venosta, c’è ora un’altra attrattiva: il campanile della chiesa di San Giuseppe. E’ terminato, infatti, da poco l’importante intervento di messa a norma e di sostituzione dell’impianto di comando e di movimentazione delle campane effettuato dalla SpiMAC di Enea Spinelli, società che ha in manutenzione i campanili grosini, in collaborazione con la Rubagotti Carlo di Chiari, ditta del Bresciano specializzata nel settore campanario. E a Grosio hanno deciso di proiettarsi già nel futuro, installando un sistema di controllo delle funzionalità campanarie che possa permettere a don Ilario e alle persone autorizzate di innescare le campane a distanza, per mezzo di un tablet o di un telefonino. Grosio ha sempre avuto un certo feeling con le campane, visto che fino ai primi anni 2000 ha operato la “Giorgio Pruneri”, una fonderia che per gli esperti produceva le campane con il suono migliore d’Italia. Enea Spinelli, ventitreenne che ha fatto della sua passione il suo lavoro, ha deciso il tipo di intervento.

«Dopo una serie di sopralluoghi – dice Spinelli – è nata l’esigenza di intervenire perché l’impianto, risalente al 1956, non era più assolutamente a norma. Molteplici i problemi: dalla partenza delle campane alla rottura delle catene, alla bruciatura dei motori. E in una castellatura in legno del 1908 tutto ciò poteva essere molto pericoloso. Per questo si è pensato di mettere a norma e di sostituire l’impianto di comando e movimentazione delle campane".

Tecnicamente qual è stato l’intervento? "Innanzitutto c’è stata la sostituzione completa di tutto l’impianto di movimentazione e quindi ci sono ora 8 nuovi motori completi del sistema “encoder” che controlla esattamente la gradazione della campana in movimento. Inoltre sono state sostituite le linee elettriche, l’aggiunta dei martelli per suonare i carillon e la sistemazione delle vecchie mazze, cosiddette da “morto” (quelle classiche ndr). Infine c’è stata l’applicazione del nuovo touch screen in sacrestia che consente di azionare le campane a distanza mediante un tablet, attraverso una App. E da questo tablet, grazie ad una serie di access point, durante le visite guidate (partiranno probabilmente a breve dopo aver posto delle reti anti volatili sul campanile) si potranno far partire le campane a piacimento. E con i nuovi martelletti installati potranno suonare melodie mai sentite a Grosio".