"Gli aumenti ci schiacciano, mercato turistico in crisi"

Le bollette alle stelle si ripercuotono sugli utenti "Speriamo nel Governo"

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Gli aumenti delle tariffe dell’energia elettrica rischiano di mettere in ginocchio i gestori degli impianti di risalita. Nei prossimi mesi, infatti, secondo le ultime nefaste previsioni ci saranno degli aumenti esponenziali delle tariffe che arriveranno a toccare anche il 100% rispetto a quelle dell’anno scorso. Costi altissimi che, inevitabilmente, si ripercuoteranno sul prezzo degli skipass e che rischiano di mettere in crisi il mercato turistico invernale basato essenzialmente sugli appassionati di sci alpino e di quelle discipline che, comunque, richiedono l’uso di funivie, seggiovie e skilift. "C’è tanta preoccupazione – dice Franco Vismara, AD della FAB (Funivie Al Bernina) -, di voci ce ne sono tante e tutte ci dicono di un aumento ulteriore dell’energia elettrica. Passeremmo, secondo alcune stime, da una spesa energetica di 600 mila euro a superare ampiamente il milione di euro. Inevitabilmente dovremo pensare ad un aumento delle tariffe degli skipass ma non possiamo di certo aumentarli del 40%? Spero vivamente che il governo approvi delle norme per venirci incontro anche perché noi non siamo considerati operati energivori, benché l’incidenza dell’energia sui nostri fatturati sia altissima. Parliamo di oltre 13 dei costi totali". Anche per l’Ad di SIB (Società Impianti Bormio) Valeriano Giacomelli la situazione è seria. "Siamo molto preoccupati, è inutile nasconderlo – dice Giacomelli -. Nell’ultimo bilancio a maggio 2022 c’è stato un aumento, rispetto allo stesso periodo del 2021, del 145% per quanto riguarda il costo dell’energia. Ormai la spesa aumenta ogni mese, è difficile anche fare previsioni. Tutto aumenta, non solo l’energia, e quindi la gente in inverno, avanti di questo passo, avrà meno risorse da spendere nel settore turistico. E noi passando da spese di 1 milione di euro a spese perlomeno di 1.5 milioni di euro dovremo ritoccare i costi delle tessere. Noi riusciamo, mediamente, a vendere 3000 tessere stagionali e questa clientela rappresenta lo zoccolo duro. Sicuramente verranno aumentate del 1012%, così come le giornaliere. Non mancheranno le promozioni, per noi vale sempre il principio che prenotare prima vuole dire avere prezzi migliori, ma le tariffe aumenteranno: in altissima stagione, la previsione, è quella di far pagare la giornaliera 53 euro agli adulti e 39 agli junior, tanto per fare un esempio…". Si va verso un’altra stagione travagliata.Fulvio D’Eri