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Gladiatori idoli delle folle. La verità in una rassegna

BERGAMO Idoli delle folle. Acclamati dalle donne. Protagonisti di storiche ribellioni. I gladiatori furono baciati da una fama che già alla...

Gladiatori idoli delle folle. La verità in una rassegna

Idoli delle folle. Acclamati dalle donne. Protagonisti di storiche ribellioni. I gladiatori furono baciati da una fama che già alla loro epoca varcò i confini delle arene e che nei secoli si è ulteriormente ingigantita. Basta pensare ai numerosi film che ne hanno spettacolarizzato le gesta. Ora il Museo Archeologico di Bergamo di piazza della Cittadella, in Città Alta, dedica a questi atleti-combattenti una piccola ma interessante mostra. Inaugurata ieri, rimarrà aperta fino al 12 gennaio. Curatore dell’evento, in collaborazione con la direzione del museo e il patrocinio del Comune di Bergamo, è l’associazione Ars Dimicandi. Che dal 1994 è impegnata a ricostruire la verità sui gladiatori, sulla Legione Romana e sulle discipline da combattimento, al di là degli stereotipi e del cinema. L’allestimento presenta 6 ricostruzioni dal vero di armature degli antichi gladiatori, abbinate a riproduzioni di affreschi, mosaici e citazioni letterarie, che svelano le origini del fenomeno e la sua funzione rituale legata ai funerali e a un sacrificio di sangue. "Questo fu uno dei fenomeni più coinvolgenti, misteriosi e controversi che attraversò la Civiltà Romana - spiega il presidente dell’associazione Ars Dimicandi, Dario Battaglia -. Ci auguriamo sia l’inizio di una lunga collaborazione col museo, finchè, anno dopo anno, si possano esplorare gli innumerevole temi legati all’universo gladiatorio". "Il tema - sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune, Nadia Ghisalberti - è tra quelli che costellano la storia degli antichi romani, certamente tra i più apprezzati dal pubblico, che acuisce sempre interesse e curiosità nei confronti dei gladiatori e della storia antica del nostro Paese". Michele Andreucci