Gestione dei lupi e normative "Dobbiamo tutelare gli allevatori"

Gli animali avvistati nei Comuni di Prata e Samolaco dove corrono anche piste ciclabili

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Un adeguamento normativo che permetta la corretta gestione e non solo la tutela del lupo. È questo, in estrema sintesi, ciò che chiede il presidente della Comunità montana Valchiavenna Davide Trussoni all’indomani dell’ennesimo avvistamento, in diverse giornate e in orari diurni, nella Valle del Mera di un branco di lupi e precisamente nella piana tra la frazione di Somaggia, nel Comune di Samolaco, e la frazione di San Cassiano (Prata Camportaccio).

L’avvistamento, dice Trussoni in una missiva spedita tra gli altri al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, è ben documentato da una serie di video e immagini. "Questi avvistamenti – dice Trussoni - sono simili a quelli già avvenuti all’inizio dello scorso mese di marzo nelle stesse zone e avvengono dopo un’estate tremenda dal punto di vista delle predazioni. In Vallespluga e in Val Bodengo e valli laterali sono stati ufficialmente segnalate 13 predazioni con 70 capi morti a causa dell’attacco dei lupi che hanno coinvolto 10 aziende agricole". La preoccupazione è tanta. "La presenza di questi animali getta molta preoccupazione nella popolazione anche perché da come è possibile vedere anche dai video e dalle testimonianze raccolte, siamo in presenza di uno o più soggetti che si lasciano avvicinare dall’uomo e questo avviene a poche decine di metri dalle case di abitazione e dalle attività agricole. Aree che fanno parte di itinerari escursionistici e ciclabili molto frequentati da adulti e bambini". Trussoni dice la sua sulle azioni da intraprendere. "La tematica non è di facile risoluzione. Partendo dal dato assolutamente inconfutabile che ad oggi il lupo non può più essere considerato un animale in via di estinzione, ritengo assolutamente necessario un adeguamento normativo che ne consenta la corretta gestione e non solo la tutela. Occorre cambiare il paradigma di "assoluta protezione" fin qui tenuto, perché se è vero che ci sono importanti progetti finanziati anche dall’Unione Europea, come per esempio Life WolfAlps Eu, bisogna proteggere i veri custodi delle Alpi che sono i nostri agricoltori e nostri allevatori". F.D’E.