DANIELE RESCAGLIO
Cronaca

Fresche e dolci acque... Che poesia il Po e l’Oglio

Alla confluenza dei due fiumi la pianura lombarda regala emozioni e pace

di Daniele Rescaglio

Dal Po all’Oglio, alla scoperta dell’abbraccio tra i due fiumi. È questo l’itinerario ciclabile che si sviluppa lungo la sponda sinistra del Po, correndo su strade arginali e senza traffico. Il paesaggio che si incontra è prevalentemente agricolo, tuttavia non manca di stupire il visitatore con colpi d’occhio e improvvise, piacevoli, sorprese. Una cinquantina di chilometri in tutto, partendo dalla stazione ferroviaria di Casalmaggiore, fino ad arrivare a Borgoforte, seguendo la segnaletica "Verso la confluenza Oglio-Po".

La prima tappa è Viadana (provincia di Mantova) con il suo centro storico dove spicca l’arco di Porta Nuova, la parrocchiale S.Maria Assunta e S. Cristoforo in Castello. Nella piazza centrale troviamo il Palazzo Comunale e il Palazzo dell`Ex Monte di Pietà, entrambi progettati da Pietro Antonio Maggi. A Viadana troviamo anche il Mu.Vi. la Galleria Civica d’Arte Contemporanea.

Subito dopo si arriva a Pomponesco, dove è ammirabile la piazza centrale circondata da portici su cui si affacciano il Palazzo Comunale e l’Arcipretale di S. Felicita e dei Sette Fratelli Martiri. Quindi, ancora in sella, verso Dosolo dove si trova la "Riserva Naturale Garzaia di Pomponesco" e a seguire Correggioverde, nella quale spicca la settecentesca parrocchiale di Santa Maria Assunta.

Procedendo lungo l’argine si superano Dosolo, Villastrada e Cizzolo. Si arriva infine alla della confluenza dell’Oglio con il Po e nei pressi di S. Matteo delle Chiaviche, l’imponente sistema di idrovore realizzato per far fronte alle continue inondazioni: qui ha sede l’Ecomuseo Terre d’acqua tra Oglio e Po. Qui è da sottolineare la bellezza degli ambienti fino al superamento del fiume Oglio attraverso il ponte di barche di Torre d’Oglio. Mancano ancora pochi lungo l’argine per arrivare a Borgoforte (il nome deriva dalla presenza di una fortificazione austriaca del 1850).

Fuori dai centri abitati non è possibile rifornirsi di acqua, quindi è meglio partire preparati. Il percorso può anche essere seguito solo per un tratto per ritornare poi sui propri passi verso Casalmaggiore.