Frana del Ruinon, la Provincia: "Prima di tutto la sicurezza delle persone"

Secondo i geologi, infatti, c’è il rischio che la frana cada sulla strada provinciale

La strada chiusa a causa della frana del Ruinon

La strada chiusa a causa della frana del Ruinon

Valfurva (Sondrio), 7 agosto 2019 -  «Le questioni relative all’economia della Valfurva e ai disagi per cittadini e operatori sono importantissime, ma prima di tutto viene la sicurezza di chi transita sulla strada provinciale 29, per questo non possiamo ancora riaprirla 24 ore su 24». Il presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti, al termine dell’ultimo vertice che si è svolto lunedì in Prefettura per affrontare la situazione della frana del Ruinon, è perentorio: nessuna riapertura totale finché non ci saranno le condizioni di sicurezza.

Secondo gli operatori turistici, che nei giorni scorsi si sono rivolti all’avvocato Ezio Trabucchi per tutelare i propri interessi e che hanno scritto una lettera alle amministrazioni coinvolte nella delicata vicenda, la chiusura della provinciale dalle 21 alle 7 sarebbe un provvedimento esagerato, soprattutto a seguito del posizionamento di alcuni geoblocchi. Ma secondo gli esperti non è così, e il presidente della Provincia non ha intenzione di rischiare. «Durante queste sere stiamo cercando, con l’ausilio di due fotoelettriche, di mettere i nostri geologici, che monitorano il corpo frana, nelle condizioni di dare l’ok ad un ampliamento della fascia di apertura della provinciale, in modo tale da permettere il transito fino alle 22.30/23, poi fino a mezzanotte – ha spiegato Moretti -. La sicurezza della provinciale è il primo obiettivo assoluto per la nostra Amministrazione, quali proprietari della strada. Non è facile trovare un punto di incontro con le esigenze di cittadini e operatori turistici, questo punto di incontro al momento non esiste, perché la priorità è e sarà sempre quella di tutelare la salute e la sicurezza di chi transita sulla strada. I problemi economici li tratteremo nell’ambito di un altro tavolo, e certamente troveremo delle risposte».

Secondo i geologi, infatti, c’è il rischio che la frana del Ruinon, una spada di Damocle che incombe da decenni sulla Valfurva, cada sulla strada provinciale. Il Ruinon è il più imponente smottamento in movimento di tutta la Lombardia con i suoi 30 milioni di metri cubi di materiale a rischio caduta.