Valchiavenna, frana al confine con la Svizzera: allarme Mera/ VIDEO

Traffico dall’Italia bloccato alla dogana di Castasegna, grossi disagi per i frontalieri. Sette dispersi

Frana in Val di Bondo

Frana in Val di Bondo

Villa di Chiavenna, 24 agosto 2017 - Strada chiusa, traffico dall’Italia bloccato alla dogana di Castasegna, grossi disagi per i frontalieri che questa mattina devono raggiungere la Svizzera, oltre ad un vero e proprio disastro ambientale per i detriti finiti nel fiume Mera, con la diga di Villa di Chiavenna che è stata aperta e l’acqua, anzi il fango, che viaggiava alla forza di 15 metri cubi al secondo. Oltreconfine ci sono 7 dispersi.

Gravissime ripercussioni anche in Valchiavenna per l’enorme frana che si è staccata ieri matttina alle 9.30 dal Pizzo Cengalo, in Bregaglia. Una massa rocciosa molto consistente è precipitata a valle, danneggiando diverse cascine in Val Bondascia. La frana si è fermata alle porte di Bondo, al confine con Villa di Chiavenna, dove circa un centinaio persone sono state costrette ad abbandonare le loro case. Sono ore di ansia anche per i tanti frontalieri valchiavennaschi, che hanno faticato non poco a tornare a casa ieri sera e potrebbero avere ancor più difficoltà questa mattina a raggiungere la Svizzera.  La frana ha infatti causato la chiusura della strada poco oltre il confine.

Un ponte sul fiume Bondasca, a Bondo, è crollato, mentre la strada cantonale della valle è stata chiusa tra Stampa e Castasegna, sempre in Svizzera. Le autorità elvetiche hanno anche provveduto alla chiusura della dogana a Castasegna per le auto provenienti dall’Italia. Ieri sera la viabilità non era ancora stata ripristinata e per raggiungere il territorio elvetico è necessario transitare dal Passo dello Spluga oppure passare da Lugano. Altra alternativa, ancora più lunga però, quella di passare da Tirano. Nel tardo pomeriggio di ieri è apparsa anche la segnaletica che indicava il divieto di transito lungo la strada SS 37 del Maloja.

Ma i problemi non sono finiti qui. Intorno alle 13.20 è stata aperta la diga di Villa di Chiavenna per lasciare defluire l’acqua e il materiale proveniente dalla frana. «Il fiume Mera sta trasportando materiale del Cengalo alla forza di 15 metri cubi al secondo. Prestate attenzione» le parole su Facebook del sindaco di Piuro Omar Iacomella. Il primo cittadino, così come molti valchiavennaschi, hanno postato sul social eloquenti immagini e video che mostrano il fiume di fango. «Abbiamo sentito un botto fortissimo – racconta una giovane di Chiavenna - e poi visto fango, tronchi e detriti, sembrava una colata di cemento».