MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Frana a Sondrio: "Un boato prima dell’alba. Le rocce in mille pezzi"

Il racconto dell’avvocato Giuseppe Palotti che ha dato l’allarme alle 5.30. Nessun ferito, l‘area di Fracaiolo resta monitorata. Sette abitanti sfollati

Frana a Sondrio, il geologo Maurizio Azzola

Sondrio, 9 dicembre 2020 -  «È sceso un muraglione realizzato dai proprietari di una villa sopra le nostre case. Si tratta di quintali di materiale. Noi, due anni fa, abbiamo posizionato delle reti di protezione. Abitiamo, la mia famiglia e quella di mio fratello, fra via Fracaiolo e Gombaro. Per fortuna non ci sono vittime e non si è fatto male nessuno...". È il racconto dell’avvocato Giuseppe Palotti, il primo a lanciare l’allarme al Comando provinciale dei Vigili del fuoco, quando non albeggiava ancora."Ero a letto - prosegue il legale di 55 anni - quando ho sentito un rumore forte, come di roba che si accartoccia. Dalla finestra ho capito cosa stava accadendo: si vedevano pezzi di roccia andare in mille pezzi. Ho svegliato figli e moglie per uscire in tutta fretta e ho avvisato subito la famiglia di mio fratello. I detriti hanno spaccato la nostra recinzione, adagiandosi in parte nel giardino alle spalle della nostra casa. Ora siamo alloggiati all’hotel Schenatti. I tecnici ci diranno se è colpa del maltempo, dell’impresa che ha realizzato il terrapieno o di chi altro".

Sono due le famiglie, 7 persone in tutto, che non hanno potuto fare rientro nelle abitazioni, in attesa che i tecnici completino le verifiche sul versante dal quale ieri, poco dopo le 5, da una parete terrazzata privata, si sono staccati 50 metri cubi di materiale terroso e roccioso. Lo smottamento è finito, in parte, nel Malleretto. "Fortunatamente il piccolo distacco non ha causato problemi alle persone né alle loro abitazioni - sottolinea il sindaco Marco Scaramellini, giunto sul posto con l’assessore alla Protezione civile Lorena Rossatti e i tecnici comunali -. Valuteremo gli interventi che dovranno essere effettuati per la messa in sicurezza della parete e ci attiveremo per chiedere un intervento di Regione Lombardia". In un primo momento, subito dopo l’intervento dei Vigili del fuoco, era stata disposta, in via precauzionale, l’evacuazione di circa 40 persone che vivono nelle abitazioni situate a valle della zona interessata dallo smottamento. Dieci nuclei familiari erano stati accolti da un albergo mentre gli altri dieci avevano trovato ospitalità da parenti e amici. Già in tarda mattinata, al termine dei controlli, i cittadini sono stati autorizzati a fare rientro nelle loro case, con la sola eccezione di sette, i componenti di due famiglie.