Finchimica, imposto uno stop. Ma Legambiente vuole di più

Tutela delle acque: alt alla fabbrica dalla Provincia di Brescia per la produzione di un fungicida .

Finchimica, imposto uno stop. Ma Legambiente vuole di più

Finchimica, imposto uno stop. Ma Legambiente vuole di più

Sospesa l’autorizzazione della Finchimica di Manerbio per la produzione di Spiroxamina (fungicida), ma per Legambiente quello che serve è la revoca tout-court. Un passaggio comunque importante quello firmato dalla Provincia di Brescia, che ha deciso di sospendere le attività autorizzate del nuovo impianto di produzione Am29 di Manerbio, a partire dal 29 marzo scorso.

Nell’atto, la Provincia stabilisce anche che "il gestore proceda, qualora non vi abbia già provveduto, alla messa in sicurezza dell’impianto entro i tempi tecnici strettamente necessari, dando dimostrazione (attraverso adeguata documentazione, anche fotografica) dell’assenza di sorgenti attive, al fine di interrompere la diffusione delle nuove sostanze dell’impianto AM29, e all’individuazione delle cause all’origine di quanto accertato". Nelle scorse settimane, infatti, dai controlli di Arpa Brescia era stata accertata la presenza in falda, anche al di fuori dello stabilimento di Spirochetal e Benzotrifluoruri, la prima proveniente dall’impianto per il fungicida AM29, la seconda dal processo produttivo della stessa Finchimica. Ulteriore accertamenti sono in corso, ma intanto Legambiente Lombardia, su impulso del circolo locale, ha presentato un esposto. Secondo il circolo di Legambiente Valle dell’Oglio la sospensione è insufficiente rispetto a quanto emerso dai rilevanti di Arpa e descritti nella sospensiva. Come spiegato dal presidente, Franco Ferrandi, "il circolo ribadisce la richiesta di revoca definitiva dell’autorizzazione della concessione stessa rilasciata in passato. Inoltre, provvederà a richiedere un incontro con il presidente della Provincia di Brescia per chiedere spiegazioni sul motivo per cui non è stato attivato il principio di precauzione, nonostante l’Arpa abbia evidenziato numerose criticità".Federica Pacella