Festa per i mestieri che resistono al tempo

Regione Lombardia premia i negozi storici, pur senza la cerimonia dal vivo. Nel Comasco 24 vetrine, 20 nel Lecchese

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Sono 353 le nuove attività storiche riconosciute da Regione Lombardia nell’anno 2020. Un’edizione che nei numeri è da record. Si tratta di 183 negozi storici, 108 locali storici e 62 botteghe artigiane storiche, caratterizzate dalla continuità nel tempo, per almeno 40 anni, della gestione, dell’insegna e della merceologia offerta, e da altri fattori, quali la collocazione in strutture di pregio e la conservazione di arredi e attrezzature storici. "È questo un anno in cui purtroppo – spiega l’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli – non potremo svolgere il nostro consueto evento di premiazione delle nuove attività storiche di Regione Lombardia. Ma nonostante tutto quello che stiamo vivendo, dobbiamo riconoscere il loro valore, il loro peso nel sistema economico, culturale, sociale".

"Regione Lombardia – prosegue – non può che essere solidale con questa fetta così importante di tutto il mondo produttivo che con forza e tenacia va avanti superando ogni sfida. Oggi ancora di più ne danno prova. Noi ne siamo orgogliosi e sempre al loro fianco con passione ed entusiasmo".

Nel Comasco 24 premiati

I.R.C.A.F. di D’Ignazio Giovanni (1979). Moglia (1920). Ul Pan De Com (1968). Da Pietro Ristorante Bar Tavola Calda (1955). Bianco Corredo (1966), Maspes (1954), Trattoria del Mosè (1977).

APPIANO GENTILE: Pasticceria Tarantola (1956). Ristorante Tarantola (1969).

BELLAGIO: Butti Macelleria e Salumeria (1965).

BRUNATE: Ristorante dell’Albergo Bellavista (1963).

CENTRO VALLE INTELVI: Elettro&Casa (1957).

CERNOBBIO: Ristorante San Giuseppe (1974). Ristorante Miralago (1966).

FAGGETO LARIO: Trattoria San Giorgio (1922), Locale storicoStorica attività. FENEGRÒ: Pirotta (1957).

GRAVEDONA ED UNITI: Gelateria Olmo (1952).

MENAGGIO: Caffè Centrale (1967).

MOLTRASIO: Bar Trattoria della Cooperativa Moltrasina (1970). MONTANO LUCINO: Ristorante Pizzeria da Luigino (1950). MOZZATE: Gioielleria Fugazzi Bocciarelli (1958).

TREMEZZINA: Trattoria del Grifo (1912).

VILLA GUARDIA: Salumificio Gini (1920).

Macelleria Quetti (1970).

Nel Lecchese 20 premiati

LECCO: Natura Viva (1980). Onoranze Funebri Galli (1971). Ristorante Nicolin (1967).

Hair Moda (1969).

ABBADIA LARIANA: Bar Grignetta (1968).

BARZANÒ: Fumagalli Super Carni (1971).

BELLANO: La Darsena (1969). CASARGO: Casargo, Milly Abbigliamento (1945). Acerboni Ferro Battuto (1969). Bar Sport (1952). Ristoro Alpino Monte Basso (1977). Macelleria Manzolini (1970). Ristorante dell’Albergo Alpino (1956).

CASATENOVO: Limonta Colori (1960).

COLICO: Tognini (1969).

MISSAGLIA: Osteria degli Angeli (1955).

MOLTENO: Modeline (1957). OLGINATE: Corti Ottica & Foto (1949). Alvaro Enzo Parrucchieri Lui e Lei (1958). VALMADERA: Tentori Tutto Sport (1967).

In Lombardia negozi e locali storici sono riconosciuti dal 2004, nella consapevolezza del valore rappresentato dal patrimonio di questi esercizi, in quanto testimonianze ed espressioni vive dell’identità storica, economica, culturale e urbanistica di un’area e di un territorio. Nel 2019 è stata approvata una modifica alla legge regionale 62010 “Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere“, che ha incluso anche le botteghe artigiane, per riconoscere formalmente la rilevanza del patrimonio delle attività storiche e, in particolare, poterle sostenere in modo più efficace, portando a rango legislativo il percorso di valorizzazione messo in atto in precedenza. Le attività storiche riconosciute hanno un sito web dedicato attivitastoriche.regione.lombardia.it: per ogni negozio, locale e bottega artigiana viene pubblicata una breve scheda descrittiva accompagnata dalle foto.

A tutte le attività storiche riconosciute verrà a breve distribuito un kit costituito dalla targa, dalla vetrofania e dal logo ‘attività storiche’ per l’utilizzo sui diversi strumenti di comunicazione.