Evasione e contributi non versati Tre anni e mezzo al costruttore

La condanna dell’imprenditore edile Sangiorgio legata all’azienda Skl dichiarata fallita nel 2015

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di Angelo Panzeri

L’imprenditore edile brianzolo Omar Sangiorgio, 49 anni, è stato condannato a 3 anni e mezzo di reclusione.

"È una sentenza – ha commentato all’uscita dall’aula l’avvocato Fabrizio Consoloni, che assisteva il costruttore – che sarà impugnata, in quanto l’istruttoria non ha dato contezza della responsabilità penale del mio assistito, trattandosi di fatti avvenuti in un contesto in cui il signor Sangiorgio non dava alcun apporto".

Il costruttore doveva rispondere di presunti reati di evasione e mancato versamento di contributi legati all’attività dell’azienda Skl, con attività a Garbagnate Monastero e sede a Sirtori, costituita nel 2009 e dichiarata fallita nel 2015 dal tribunale di Lecco.

A seguito del fallimento venne aperta un’inchiesta e l’attenzione è stata sul ruolo del costruttore, quale amministratore di fatto. Secondo l’accusa la Skl, fallita con un passivo di 703mila euro, non avrebbe versato 500mila euro tra contributi e quota parte per il Tfr contestate da Equitalia.

Durante il processo il curatore fallimentare dell’azienda ha riferito davanti al collegio giudicante del Tribunale di Lecco - presieduto da Paolo Salvatore, a latere Martina Beggio e Gianluca Piantadosi - che la Skl non aveva un conto corrente. Venivano redatti i cedolini paga, per la decina di dipendenti, predisponendo anche il modello F24, ma è stato pagato alcun contributo Inps e Inail, cassa edile e le imposte in qualità di sostituto.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le imprese si servivano del personale della Skl, con la Ciesic quale cliente principale.

Al termine della discussione la Procura ha chiesto la condanna a 3 anni del costruttore, mentre l’avvocato Fabrizio Consoloni, che l’assisteva, ha respinto ogni accusa e chiesto l’assoluzione. Il collegio giudicante, presieduto dal giudice Paolo Salvatore, ha inflitto 3 anni e mezzo di reclusione.